Ridurre le scuole accorpandole. Il Tar Campania blocca il decreto. Governo impugna

Ridurre le scuole accorpandole. Il Tar Campania blocca il decreto. Governo impugna

La notizia arriva direttamente dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca. Il Tar campano ha accolto la richiesta partita dai suoi uffici dibloccare in via cautelativa il decreto dei ministri dell’Istruzione e del merito e del Mef,Giuseppe Valditara e Giancarlo Giorgetti suldimensionamento scolastico. L’ordinanza della IV sezione di Napoli del Tar è la n.5884/2023. Una scelta che potrebbe avere ripercussioni in tutte le regioni italiane. In pratica, numeri alla mano, ovvero sulla base del numero degli iscritti, si stabilisce quali scuole continueranno ad operare e quali no, accorpandole proprio con quelle che restano. La decisione del Tar della Campania non ha mancato di scatenare polemiche. Da una parteil ministro all’Istruzione annuncia di impugnare la decisione, dall’altra le opposizioni di tutte le regioni festeggiano e attaccano i governi, regionali e nazionali. “Siamo già al lavoro con l’avvocatura generale dello Stato perricorrere al Consiglio di Statofiduciosi della bontà delle nostre ragioni” ha detto subito il ministro Valditara. “Pur nel rispetto che si deve ad ogni pronuncia giurisdizionale,non può ritenersi condivisibile che il Tar Campania si sia dichiarato competente su un decreto, adottato di concerto tra due Ministeri che reca i criteri per la definizione dell’organico dei dirigenti scolastici sull’intero territorio nazionale”, ha aggiunto. “A quella politica che continua a farepolemiche strumentali e demagogiche, – risponde il ministro Valditara – facendo credere che da questa riforma si determinino chiusure di plessi o riduzione di servizi, che invece non ci saranno, si può solo ribadire che continueremo a lavorare per l’attuazione delle riforme richieste dalPnrrnell’interesse della modernizzazione del nostro Paese”. Leggi anche –Scuole: Catania potrebbe perdere 18 istituti. Cgil: “Nuove incertezze” Non la pensa come il ministro il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Dichiara infatti che l’accoglimento del ricorso da parte del Tar Campania, “ferma lascellerata decisione del Governo ditagliarescuole, risorse e personale scolastico in Campania. Avevamo rilevato nei mesi passati l’assurdità del ridimensionamento delle attività scolastiche, soprattutto nel momento in cui diventa ancora più necessaria un’attività educativa e di cura dei ragazzi,soprattutto nei quartieri più a rischio“. ha detto De Luca. “Noi lo diciamo ormai da un anno che si tratta di una norma iniqua, sbagliata e dannosa per interi territori, ma Valditara anziché tornare sui suoi passi si affretta ad annunciare che farà ricorso”. È il commento degli esponenti M5s in commissione Istruzione alla Camera. Leggi anche –Scuole, Anci Sicilia: “Tagliati 100 istituti, allarmante” “Già da quest’estate il Pd ha sottolineato l’irragionevolezza di una disposizione che prevedeva l’accorpamento di istituti scolastici in virtù di un coefficiente di 961 alunni, un’operazione chirurgica concepita a totale discapito del buon andamento delle scuole, soprattuttoin una regione come la Siciliain cui ilcalo demografico unito allo spopolamento rischiano di determinare una recessione sociale e culturale. Ora ci attendiamo che anche ilgoverno Schifaniabbia la determinazione di opporsi risolutamente ad una scelta di governo palesemente sbagliata ed in contrasto con le emergenze delle sfide educative, prima fra tutte la lotta alladispersione scolastica, come con coraggio è stato fatto dal governatore della Campania prima e da quello della Toscana poi. Ancora una volta il governo regionale, infatti, dimostra la suainefficienzaoltre che la mancanza di tempestività ma soprattutto di visione”. Lo dichiarano congiuntamente il segretario del PD Sicilia, Anthony Barbagallo e e Maria Rosa Provenzano, del Coordinamento Scuola del PD Sicilia.