Scuola, Cgil ed Flc: “In Sicilia taglio di 92 autonomie scolastiche nel triennio”

Scuola, Cgil ed Flc: “In Sicilia taglio di 92 autonomie scolastiche nel triennio”

LaCgil e la Flc sicilianeprotestano per ilsilenziodel governo regionale di fronte altaglio nell’Isola di 92 autonomie scolastiche nel triennio. “LaSiciliaè laprima regionein Italia perpovertà educativaedispersione scolastica– scrivono in una nota congiuntaAlfio Mannino, segretario generale dellaCgil SiciliaeAdriano Rizza, segretario generale dellaFlc Cgilregionale – e paradossalmente è anche una delle regionipiù colpite dai tagli del governonazionale sulla scuola. Ma mentre altre regioni, comeCampania,Emilia Romagna e Puglia– sottolineano – hanno già impugnato il provvedimento, ilgoverno Schifanitace, confermandosi complice del governo Meloni”. La Flc Cgil nazionale ha presentato un ricorso alTar del Lazio, che sarà discusso il17 ottobre, “contro tagli – afferma Rizza- decisi secondo unalogica prettamente economica, che impatteranno pesantemente sul nostro territorio e specialmente sulle aree interne, nelle quali finirebbero accorpati sotto un’unica dirigenza anche istituti scolastici di comuni diversi, conprevedibili problemi organizzativi”. Per quanto riguarda il lavoro “la riduzione- rileva il segretario della Flc- avrà come conseguenza la perdita di altrettanti dirigenti e direttori amministrativi e di centinaia di posti di personale amministrativo, tecnico e ausiliario”. “Ma la cosa lacosa davvero grave– aggiunge Mannino- sarà laperditao l’ingovernabilitàdi unfondamentale presidio istituzionalein molti contesti territoriali della nostra regione, dove la scuola rappresenta l’ultimo baluardo per garantire un futuro migliore ai nostri ragazzi. Un governo che ha a cuore il futuro delle nuove generazioni dovrebbe investire e non tagliare come avviene ormai da troppi anni su diritti fondamentali come l’istruzione e la salute. Un esecutivo regionale dovrebbe fare gli interessi della propria terra, non quelli delle parti politiche cui fa riferimento, sacrificando il sistema scolastico e il futuro dei suoi studenti”.