Sicilia da oggi in zona gialla. Dai musei ai ristoranti (all’aperto), cosa si può fare

Dalla mezzanotte di oggi, lunedì 17 maggio, la Sicilia è nuovamente in zona gialla. Cosa cambia per i cittadini? Le regole sono quelle fissate dal governo con il decreto “Riaperture” di fine aprile. Si sblocca la mobilità all’interno dell’isola, e quella verso le regioni che non siano in zona arancione o rossa (nessuna, a parte la Valle D’Aosta), senza bisogno di autocertificazione. Sul fronte delle attività economiche, riprendono le consumazioni al tavolo presso bar e ristoranti, ma soltanto all’aperto. Nessuna novità, invece, riguardo il coprifuoco. Nelle prossime ore è attesa una decisione del governo valida per tutto il Paese. Le ipotesi sul tavolo sono di posticipare la scadenza alle 23 o a mezzanotte, in vista della totale abolizione nelle prossime settimane. Andando nel dettaglio, per quanto riguarda la mobilità sarà possible circolare liberamente tra i comuni della Regione, senza bisogno di giustificare gli spostamenti. Per quanto riguarda le visite, sarà possibile recarsi verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, dalle 5 alle 22. Le persone che potranno spostarsi saranno quattro anziché due, e potranno portare con sé i minorenni e le persone diversamente abili sotto la loro tutela. Gli spostamenti verso altre regioni sono consentiti solo in caso di zona gialla e bianca. Per le zone arancioni o rosse sarebbe necessario il pass sanitario introdotto dall’ultimo decreto nazionale. Come accennato, tuttavia, a non essere zona gialla al momento è soltanto la Valle D’Aosta. Leggi anche –Decreto Riaperture, tutte le novità. “Certificazione verde” per i vaccinati Per quanto riguarda i ristoranti, potranno riaprire a pranzo e a cena, con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto. Niente consumazioni al chiuso, almeno per il momento. Queste saranno possibile dal primo giugno, ma soltanto fino alle 18. La consumazione al tavolo, in attesa della decisione del governo, dovrà avvenire nei limiti del coprifuoco. Le stesse regole valgono per bar, gelaterie e altri locali. Non cambiamo le indicazioni sul servizio di asporto e sulle consegne a domicilio. La ristorazione è invece consentita, senza limiti di orario, negli alberghi e in altre strutture ricettive, soltanto per i clienti. Leggi anche –Sostegni e ripartenza, niente certezze. Confesercenti: servono date sicure I negozi, aperti già in zona arancione, manterranno le regole sul distanziamento e gli ingressi contingentati. Si attende una decisione sui centri commerciali, che rimangono chiusi nel fine settimana salvo le attività di prima necessità che si trovano al loro interno (farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie). Una decisione sui centri commerciali potrebbe arrivare nelle prossime ore, insieme a quella sul coprifuoco. Leggi anche –Covid, come si ottiene il pass sanitario per circolare liberamente tra regioni Novità anche per teatri, cinema e sale da concerto. Anche queste attività possono riaprire, con posti a sedere pre-assegnati e con distanziamento. La capienza non può superare il 50 per cento di quella massima autorizzata. Il numero massimo di spettatori non deve comunque superare le mille persone all’aperto e le 500 persone al chiuso. Aprono anche musei e parchi archeologici, sempre con distanziamento. Per lo sport, dal primo giugno, sono autorizzati gli eventi sportivi agonistici riconosciuti dal Coni e dal Comitato italiano paralimpico, con massimo mille spettatori all’aperto e massimo 500 al chiuso. Gli sport di squadra, anche di contatto, sono autorizzati all’aperto. Per le palestre bisognerà aspettare il primo giugno. Leggi anche –Matrimoni, “banchetto a lutto” a Catania. La protesta degli operatori Sul fronte degli eventi, si attendono regole precise riguardo all’organizzazione dei matrimoni. Da giugno, precisamente dal 15, torneranno le fiere in presenza. Dal primo luglio potranno ripartire convegni e dei congressi. Questi ultimi potranno essere predisposti nelle settimane precedenti, e potranno ricevere pubblico anche dall’estero, fermi restando gli obblighi previsti in relazione al territorio di provenienza. Sempre dal primo luglio riprenderanno le attività dei centri termali, e quelle dei parchi tematici e di divertimento.