ViniMilo e solidarietà. Dall’Ucraina arriva il formaggio “cuore spezzato”

L’edizione 2023 diViniMilosi tinge di un tocco di giallo, e di blu. Per sensibilizzare sul tema della guerra in Ucraina verrà infatti presentato al pubblico il formaggio “Breaking heart”, ovvero “cuore spezzato”, la creazione casearia di una donna ucraina in fuga dalla guerra, che richiama i sapori e i colori del suo paese natale. L’appuntamento è per la giornata di mercoledì 6 settembre alle ore 19.30. La presentazione si svolge nell’ambito del laboratorio del gusto diSlowFood Catania, curato dalla fiduciariaAnastasia De Luca: un progetto dalla forte impronta etica. Dietro a questo gesto simbolico c’è, infatti, molto di più. Dietro “Cuore Spezzato” – tomino di capra erborinato con muffa bianca e blu tipiche della tecnica di stagionatura – c’è la storia di una casara ucraina, quella diKateryna Prikhodko, arrivata in Italia nel 2022 in fuga dalla guerra con i suoitre figli, l’anziana madre (tre cani e una gatta)semplicemente chiedendo asilo in cambio di lavoro come casara: lei è una veterinaria con una passione per l’affinamento dei formaggi e una piccola attività familiare nel suo paese (Strekoza). Ad accogliere l’appello, circa un anno fa, è statoEros Scarafoni, allevatore e produttore di formaggi con l’azienda Fontegranne diBelmonte Piceno, provincia diFermo, nelleMarche. Il primo esperimento a quattro mani è questo “Cuore spezzato” – latte caprino italiano, tecniche di affinamento ucraine, spezie orientali per i cromatismi – che mercoledì sera sbarcherà a ViniMilo. Impegnati in cascina nella cura quotidiana delle mucche, dell’azienda e delle rispettive famiglie, i due casari saranno virtualmente presenti a ViniMilo con un collegamento invideo. In degustazione anche una batteria di formaggi al latte crudo – provenienti dall’Italia (Lombardia, Sardegna, Marche, Puglia, Sicilia), dall’Inghilterra e dalla Francia – ai quali saranno abbinati vini, brandy e whisky. In chiusura un’altra testimonianza di solidarietà con calici del Sangiovese diNoelia Ricci, azienda fortemente danneggiata durante la recente alluvione in Romagna. Oggi, martedì 5 settembre, focus sugli oli Evo siciliani con un convegno e un banco assaggi con extravergine dell’Etna e degli Iblei accostati a prodotti tipici e vini dei due territori (a cura diAPO, Onav Cataniae Slow Food Catania). Mentre daBarone di Villagrandedi scena i “rosati di Milo” con le diverse espressioni del nerello mascalese vinificato in rosa. Giovedì 7 masterclass sulle sfumature del Carricante (a cura diAis Taormina). Venerdì 8 torna ilProgetto GrappoliBianchi che ha già visto una serie di masterclass curate dalla redazione del semestraleVerticale – i giornalisti Jacopo Cossater, Matteo Gallello e Nelson Pari– indagare le produzioni di alcune cantine del territorio. Oltre a un convegno a cura diStrada del vino e dei sapori dell’Etnache coinvolgerà anche le “sorelle” delVal di Noto, della Valle dei Templie delleTerre Sicane, è previsto un dibattito con due scrittori,Benjamin North SpencereGiampaolo Gravina, per conoscere l’Etna narrata daiwine writerscome loro (Spencer è autore di una nutrita guida sulla storia e la rinascita del distretto del vino dell’Etna) segue degustazione; mentre dalle 20.30 al Vecchio Mulino banchi assaggio diPorto, Madeira e Marsalasul tema “La rotta degli inglesi, tra Sicilia e Portogallo” e la musica del cantautoreAntonio Monforte(prenotazione obbligatoria). Sabato e domenica riparte la festa in piazza con l’Isola del Gusto, cibo di strada e piatti tradizionali, il mercatino bio e km zero, i presìdi Slow Food e soprattutto la grande Enoteca all’aperto con oltre 170 etichette in degustazione e, per la prima volta a Milo, anche produttori del Val di Noto, della Valle dei Templi e le cantineAssovini Sicilia(sabato e domenica 18-24). Due fasce orarie, sempre in serata, per “In alto i calici”, angolo degustazione dedicato ai vini di Milo sulla terrazza panoramica del Municipio con una ricca selezione diEtna Bianco Superiore, la Doc prodotta esclusivamente a Milo. Le ultime due degustazioni sono sabato sera 9 settembre conSalvo Gulisano, sommelierFisar, su “Etna e le sue contrade”; mentre domenica seraFondazione Italiana Sommelier (FIS)con “Vinum architectura” a cura diAgata Arancioaffronterà un viaggio ideale cogliendo analogie e contaminazioni nel paesaggio etneo fra il pensiero architettonico e quello enologico. Dettagli e approfondimenti sul sitowww.vinimilo.it