Affitti brevi, istruzioni per l’uso. Un’unità di crisi anti-Covid
Italianway,
startup fondata nel 2014 da Davide Scarantino e guidata
dall’amministratore delegato Marco Celani, è oggi uno dei
principali property manager italiani nel settore turismo-hospitality.
Conta proprietà in tutta Italia e in Sicilia a Pantelleria,
Lampedusa, Trapani, Catania e Siracusa. In
questo momento di grave crisi e di blocco totale del turismo a causa
dell’imperversare del coronavirus, Italianway ha preso parte
all’iniziativa
solidale #StateACasaNostra, rivolta al personale sanitario, e ne
ha avviato una propria in soccorso dei colleghi del settore di
ospitalità extra alberghiera. Si tratta del progetto “Unità
di crisi affitti brevi”,
un soccorso gratuito rivolto a chi gestisce immobili. “L’Unità
di crisi – spiega Scarantino – è un insieme di consulenze sia
generali sia personalizzate rivolte a chi abbia in gestione molte
proprietà”. Il servizio di consulenza è aperto a tutti, non solo
a chi fa già parte della rete Italianway: “Il progetto si basa su
un modello di condivisione. Siamo tutti colleghi e stiamo affrontando
tutti la stessa crisi. Per questo il mio invito è rivolto anche a
chi non è membro del gruppo. Fino a oggi hanno aderito già cento
imprenditori, anche se nessuno ancora dalla Sicilia”. Per prendere parte all’iniziativa è necessario compilare un form nella sezione Unità di crisi presente nel sito di Italianway: “Abbiamo messo a disposizione un duplice servizio di consulenza: da una parte seminari per discutere di tematiche di interesse comune, dall’altra assistenza personalizzata per i singoli casi. Il primo seminario è stato trasmesso in streaming la scorsa settimana per commentare i decreti del premier Conte”, spiega Scarantino. Sono previsti altri due incontri: uno è il 26 marzo alle ore 17 e riguarda la gestione del personale secondo l’ultimo decreto emesso. “Spiegheremo ai datori di lavoro come richiedere il Fis (Fondo d’integrazione salariale) e salvaguardare i posti di lavoro risparmiando sul costo degli impiegati”. L’altro incontro è fissato il 31 marzo alle 17 e riguarderà il rapporto con i proprietari quando il mercato è in difficoltà e il modello contrattuale meno rischioso. Leggi anche–Quanto potrebbe costare il Covid-19 alle imprese siciliane “In questa momentanea assenza di domande – afferma il fondatore di Italianway – è opportuno non muovere i prezzi degli affitti: non si può ancora prevedere con certezza l’andamento della stagione estiva, ma è possibile che ci siano poche richieste e quindi potrebbe esserci pressione sui costi”. Il blocco totale del turismo non offre grandi aspettative, soprattutto per il flusso turistico straniero: “Questa estate in Italia, per quel poco che si può prevedere, gli stranieri probabilmente non verranno e bisognerà puntare su un turismo locale. Ci sono sempre degli italiani con risparmi da parte che normalmente viaggiano per il mondo, ma quest’anno resteranno nel territorio nazionale. Proprio loro puntano sul turismo di lusso e la Sicilia e la Sardegna da questo punto di vista possono offrire tanto”. Scarantino si spinge a dire che, passata la fase peggiore, “potrebbe esserci una rinascita del turismo italiano proprio come negli anni ‘70”.