Autovelox, nuovo decreto “in Gazzetta il 28 maggio”. Limiti e strade, cosa cambia

Ildecreto “Autovelox”,che disciplina lemodalità di collocazione e uso dei dispositivi di rilevamento a distanza dei limiti di velocitàdi cui all’articolo 142 del Codice della strada, sarà pubblicato inGazzetta Ufficialeil 28 maggio 2024. A comunicarlo, durante ilquestion timedel 22 maggio alla Camera dei Deputati, è stato il ministroMatteo Salvini.L’entrata in vigore è prevista per gli inizi di giugno. L’obiettivo del decreto, si legge in uncomunicato del Ministero dei trasportidello scorso marzo, è garantirne un utilizzo conforme ad esigenze di sicurezza della circolazione,prevenire gli incidenti e tutelare gli utentidella strada. La nuova disciplina si applica alle postazioni fisse, mobili o a bordo di veicoli in movimento. Nonché nei casi in cui non è possibileeffettuare la contestazione immediatadelle violazioni. Inoltre sono dettateregole stringentisul collocamento degli autovelox. Potranno essere posizionati in aree ad elevato livello di incidentalità, documentata impossibilità o difficoltà di procedere allacontestazione immediatasulla base delle condizioni strutturali. Ma anche dove il limite di velocità individuato non sia inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello massimo generalizzato, salvo specifiche e motivate deroghe. Ad esempio, sulle strade extraurbane principali, dove è previsto unlimite di 110 km/h,il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite di velocità è fissato ad almeno90 km/h,ma non per limiti inferiori. In ambito urbano, non è possibilesanzionare per limiti di velocitàinferiori a 50 km/h con le modalità previste dal decreto. In tali casi è necessaria la contestazione immediata. Infine, il decreto prevede che nellestrade extraurbanedeve intercorrere una distanza di almeno un chilometro tra ilsegnale che impone il limite di velocitàe il dispositivo. Per arginare l’eccessivaproliferazione di sanzioni,spesso anche oggetto di contenzioso, si prevedono distanze minime per i tratti stradali su cui sono collocati i dispositivi oltre chedistanze minime tra gli stessi autovelox.Infine, il decreto precisa che i dispositivi a bordo di un veicolo in movimento possono essere utilizzati senza contestazione immediata dell’infrazione solo nei casi in cui non sia possibile collocarepostazioni fisse o mobili.Anche questi dispositivi, peraltro, devono essere resi visibili al cittadino. Il testo è frutto di unampio confronto con Anci e Upi,con le quali si sono tenute tre riunioni in sede tecnica. Oltre che numerosi incontri informali, al fine di definire unaposizione condivisa sui contenuti del decreto.