Cassa integrazione, in Sicilia nel 2020 oltre 140 milioni di ore
Oltre 140 milioni di ore di Cassa integrazione in Sicilia nel 2020. L’Inps fotografa la situazione degli ammortizzatori sociali nell’anno della pandemia da Covid-19. La maggior parte è finanziata attraverso i Fondi di solidarietà (circa 48 milioni di ore), dalla Cassa integrazione ordinaria (42 milioni), e dalla Cassa integrazione in deroga (40 milioni), a cui si aggiungono 9 milioni di ore di straordinaria. A livello nazionale, il numero di ore complessivo dal primo aprile al 31 dicembre 2020 supera i 4 miliardi di ore. Quasi due miliardi di Cig ordinaria, 1 miliardo e 300 milioni di Fondi di solidarietà e quasi 800 milioni di Cig in deroga. Dati condizionati “dall’insorgere dell’epidemia in Italia alla fine di febbraio”. E soprattutto dei vari interventi governativi emanati nel corso dell’anno: i decreti “Cura Italia”, “Rilancio”, “Agosto” e i vari “Ristori” licenziati in autunno. Numeri impietosi, che variano da regione a regione. Secondo l’Inps la Lombardia ha avuto a dicembre 2020 “il maggior numero di ore autorizzate di Cig ordinaria”, oltre 24 milioni. Seguono il Piemonte (11 milioni) e l’Emilia-Romagna (10 milioni di ore). Per fare un confronto, la Sicilia nello stesso mese si è fermata a meno di 2 milioni. Per la Cig in deroga, prosegue l’ente previdenziale, le regioni con il maggior numero di ore utilizzate sono state la Lombardia (19 milioni), il Lazio (7,5 milioni) e il Piemonte (6,5 milioni). La Sicilia supera di poco i 3 milioni di ore. Ancora, per quanto riguarda i i fondi di solidarietà, le autorizzazioni si concentrano in Lombardia (38 milioni di ore), Lazio (17 milioni), Emilia-Romagna (8 milioni), Toscana (7 milioni). Solo nel mese di dicembre, annota l’Inps, “sono state autorizzate a livello nazionale 307 milioni di ore”. Il 99 per cento delle ore di Cig ordinaria, deroga e fondi di solidarietà “sono state autorizzate con causaleemergenza sanitaria COVID-19“. Tornando alla Regione siciliana, l’incremento su base annua è evidente. Nel dicembre 2019 erano state autorizzate poco più di 136 mila ore di Cig ordinaria, contro i quasi due milioni di dicembre 2020. L’incremento supera il mille per cento. Guardando alle ore erogate nell’intero anno, si passa dai quasi 2 milioni del 2019 agli oltre 42 milioni del 2020, con in incremento del 2 mila per cento. A livello nazionale, si va dai 105 milioni del 2019 a quasi 2 miliardi di ore del 2020. L’incremento è a quattro cifre, segnando un più 1.700 per cento. A soffrire maggiormente, scrive l’Inps, sono i settori della fabbricazione di macchine e apparecchi elettrici (18 milioni di ore), il metallurgico (17 milioni), le industrie tessili e di abbigliamento (10 milioni). E ancora, i settori delle costruzioni (9,5 milioni di ore) e della lavorazione di pelli, cuoio e calzature (7 milioni). Questi cinque settori, scrive l’ente previdenziale, “assorbono da soli il 62 per cento delle autorizzazioni del mese di dicembre”. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria, destinata a specifiche categorie di impresa con più di quindici dipendenti, si passa da poco più di 560 mila ore di dicembre 2019 ad oltre un milione di ore di dicembre 2020. L’incremento “mese su mese” è del 79 per cento. Calcolando l’incremento su base annua, si passa dalle 7 milioni di ore del 2020 alle oltre nove milioni del 2020. L’incremento è del 30 per cento. Guardando l’Italia, nel dicembre 2019 erano state autorizzate 7 milioni di ore di cassa integrazione straordinaria, contro le oltre 14 milioni del dicembre 2020. L’incremento è del 94 per cento. Guardando all’intero anno, nel 2019 le ore erano state quasi 153 milioni, contro le oltre 182milioni del 2020. L’incremento supera il 19 per cento. Venendo alla Cig in deroga, destinata alle aziende che hanno fruito degli strumenti ordinari fino a raggiugerne i limiti di durata, la Sicilia passa da 11 mila ore del 2019 a oltre 40 milioni del 2020. Proporzioni simili a livello nazionale. Si va da 1 milione di ore del 2019 a quasi 800 milioni di ore del 2020. I settori che hanno avuto il maggior numero di ore autorizzate sono il commercio (34 milioni di ore), gli alberghi e la ristorazione (20 milioni), le attività immobiliari, di noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese (6 milioni). Questi tre settori da soli assorbono “l’86% delle ore autorizzate a dicembre per le integrazioni salariali in deroga”. Per quanto riguarda i fondi di solidarietà, previsti per i lavoratori dei comparti che non godono di integrazioni salariali, si passa dalle 191 mila ore di dicembre 2019 ai 4 milioni di ore di dicembre 2020. Un incremento di quasi il 2 mila per cento, che arriva al 5 mila per cento su base annua. Nel 2019 il totale delle ore erogate nell’isola era di 837 mila, contro i 48 milioni del 2020. A beneficiarne soprattutto alberghi e ristoranti (38 milioni di ore), attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese (23 milioni), commercio e attività finanziarie (15 milioni). Infine i dati della Naspi, erogata a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente l’occupazione, le domande presentate da gennaio adicembre 2020 sono state 152 mila, contro le 175 mila del 2018 e le 176 mila del 2019. Tirando le somme, a livello nazionale, nel corso dell’emergenza sanitaria “sono stati erogati 33 miliardi in 10 mesi”, a supporto delle attività economiche e delle famiglie “con sostegni che hanno interessato circa 15 milioni di beneficiari”. Le ore di Cig autorizzate sono state oltre 4 miliardi, erogati a 3,5 milioni di beneficiari con pagamento diretto Inps, e a 3,4 milioni con pagamento anticipato dall’azienda. Sono state gestite oltre 6 milioni di domande di bonus da 500, 600 e mille euro, con erogazioni a 4,2 milioni di beneficiari. E ancora, oltre 1,3 milioni domande di bonusbaby-sitting,250 mila estensioni di congedi parentali, 225 mila pratiche di estensione della legge 104, 215 mila bonus erogati a lavoratori domestici.