Cibo e turismo, la Pasqua è sempre più cara. “Spese aggiuntive per un miliardo”

L’inflazione non risparmia nemmeno la Pasqua,e non colpisce solo le famose uova. Secondo lestime di Assoutenticitate dal portalePrestoenergia.it,“le famiglie italiane si troveranno a fronteggiare spese aggiuntive per un totale di un miliardo di euro”. Il tasso di inflazione è “contenuto allo 0,8%”, ma si ripercuote sullefamigliecon “un incremento medio del 4% rispetto al 2023, salasso che si aggiunge alle già notedifficoltà economiche“. Una situazione preoccupante, dice aFocuSiciliaCarmen Rita Ferro,responsabile diAssoutenti Sicilia.“Di fronte a questi dati, è auspicabile che possa ripartire ilcarrello antinflazione,che in una certa misura ha contribuito a sostenere i consumi delle famiglie”. I rincari colpiscono anche il comparto turistico, aggiungeNicola Farruggio,vicepresidente diFederalberghi Sicilia.“Il costo d’impresa purtroppo continua ad aumentare, a causa dell’inflazione e del caro energia. Anche per questo sarà unaPasqua ‘bassa’ per le nostre strutture,anche se in generale il turismomostra segnali di ripresa“. Leggi anche –Tante imprese, pochi lavoratori. Pasqua senza 1000 pasticcieri in Sicilia Secondo i dati di Assoutenti, “l’olio d’oliva vede un’impennatadel 46,2%, la frutta fresca e le patate registrano rispettivamente aumenti dell’11,1% e del 14,9%. Anche lecarni tradizionali,come quelle ovine e caprine, e isalumi pasqualinon sono immuni, con un rialzo dei prezzi del 3,8%”. Un intervento è urgente, ribadisce la referente Ferro. “Ilcarrello tricoloreha avuto effetti positivi sui consumi, anche se non è stato realizzato nel modo migliore. Si è trattato comunque di unamisura che ha un potenzialenotevolese organizzata meglio“. Tra le modifiche suggerite dall’associazione, “un’informazione più capillare per i consumatori, con unvolantino ad hoc che indichi la merce scontata“. Altro intervento richiesto, “la comunicazione esatta dello sconto previsto, in modo daevitare furbizie,come l’aumento preventivo dei prezzi in modo daeliminare il vantaggio per i clienti“. In sintesi “occorre più trasparenza, lasciandomeno discrezionalità alle imprese“. Leggi anche –Sicilia, con la Pasqua torna il caro-voli. Codacons: bonus non funzionano Anche levacanze,come detto, sarannoinfluenzate dai rincari.Per quanto riguarda i trasporti, Assoutenti stima aumenti per leferrovie(+5,9%) e per iltrasporto aereo(+5,7% per le rotte europee e +13,1% per quelle nazionali). Non va meglio per chi sceglie ipacchetti vacanza “tutto incluso”,che registrano “un aumento dell’8,7%, che incide notevolmente sul budget destinato alriposo e al divertimento“. Anche l’alloggio diventa una voce di spesa importante. “Glihotelrichiedono un esborso maggiore del 6,9%. Mentre per le altre forme di ospitalità, comebed and breakfast, case vacanze e appartamenti,il balzo è ancora più elevato, raggiungendo il 9,1%”. Anche la ristorazione, infine, è gravata dagli aumenti. “Il piacere di unacena fuori in un ristorante tipicoo la visita amuseiemonumenti storicicomporta ora un costo superiore del 3,9%, testimoniando come l’inflazione si insinui silenziosamente inogni aspetto della vita quotidianae delle festività”. Comprese naturalmente levacanze pasquali degli italiani. Leggi anche –Turismo in Sicilia a Pasqua. Crescita moderata trainata dagli stranieri Malgrado ciò, leprevisioni per i prossimi mesisono positive. “Ci aspettiamo numeri importanti, dopo un 2023 in cui sono stati superati i 16 milioni di presenze, con unincremento ulteriore dei turisti stranieri“, dice Farrugio. A fare la parte del leone, per Pasqua, sono soprattutto le città d’arte. “Registriamo buone presenze aPalermo, Catania e Siracusa,mentre destinazioni balneari comeCefalù e San Vito Lo Caposono ancora ferme”. Per il vicepresidente di Federalberghiladestagionalizzazione resta l’obiettivo principale.“Gli stabilimenti sono ancora chiusi, gli alberghi stanno appena aprendo. Si lavora ancora condue stagioni distinte, estate e inverno,mentre già a marzo con 20 gradi qualcuno vorrebbe fare il bagno. Su questo frontele amministrazioni dovrebbero fare di più“. Allo stesso tempo rimangono le difficoltà legato proprio ainflazione e caro-energia.“Ilcosto d’impresapurtroppo continua ad aumentare. Un altro problema è al difficoltà a reperirepersonale specializzato,in modo da puntare sulturismo di qualità“.