Covid, coprifuoco abolito a giugno. Novità su palestre e centri commerciali

Coprifuoco posticipato alle 23, per essere cancellato del tutto a giugno. È la novità principale del decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento ha modificato i parametri di ingresso nelle fasce di rischio rossa, arancione e gialla, “in considerazione dell’andamento della curva epidemiologica e dello stato di attuazione del piano vaccinale”, si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi. I nuovi criteri prevedono “che assumano principale rilievo l’incidenza dei contagi rispetto alla popolazione complessiva, nonché il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva”. Leggi anche –Decreto Riaperture, tutte le novità. “Certificazione verde” per i vaccinati Le modifiche introdotte nel coprifuoco, definite dal governo “rilevanti, ancorché graduali”, riguardano soltanto la zona gialla. Nel dettaglio, dalla pubblicazione del decreto, il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle ore 22 alle 5, sarà ridotto di un’ora, rimanendo quindi valido dalle 23 alle 5. A partire dal 7 giugno 2021, sarà valido dalla mezzanotte alle 5. Dal 21 giugno 2021, infine, il coprifuoco sarà completamente abolito. Novità anche sul fronte della ristorazione e delle attività commerciali. Per quanto riguarda i locali, dal primo giugno sarà possibile consumare cibi e bevande all’interno, anche oltre le 18, fino all’orario di chiusura previsto dalle norme sugli spostamenti. Vengono quindi allargate le maglie rispetto al decreto Riaperture, che fissava alle 18 il limite orario per le consumazioni al chiuso. Dal 22 maggio, inoltre, tutti gli esercizi presenti nei mercati, centri commerciali, gallerie e parchi commerciali potranno restare aperti anche nei giorni festivi e prefestivi. Il precedente decreto limitava le aperture alle sole attività essenziali, tabacchi, edicole e farmacie. Leggi anche –Riaperture, la Sicilia spera. “Evitare false partenze stile Sardegna” Anche per quanto riguarda lo sport il decreto prevede delle modifiche. La riapertura delle palestre, inizialmente prevista per il primo giugno, è anticipata al 24 maggio. Dal primo luglio, inoltre, potranno riaprire le piscine al chiuso, i centri natatori e i centri benessere, nel rispetto delle linee guide e dei protocolli. Per quanto riguarda gli eventi sportivi – tutti, non solo quelli di interesse nazionale – dal primo giugno sarà consentita la presenza di pubblico all’aperto (massimo mille persone) e dal primo luglio al chiuso (massimo cinquecento persone). E ancora, il decreto fissa al 22 maggio la riapertura degli impianti di risalita in montagna, nel rispetto delle linee guida di settore. Dal primo luglio tornano sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Parchi tematici e di divertimento potranno riaprire al pubblico dal 15 giugno, anziché dal primo luglio. Tutte le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi saranno di nuovo possibili dal primo luglio. Leggi anche –Matrimoni, “banchetto a lutto” a Catania. La protesta degli operatori Dal 15 giugno saranno possibili feste e ricevimenti anche al chiuso, successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”. La misura era stata chiesta a gran voce dagli operatori del settore. Restano sospese le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso. Dal primo luglio, infine, sarà nuovamente possibile tenere corsi di formazione pubblici e privati in presenza.