Ospedale dei Bambini di Palermo. “Desiree Farinella capro espiatorio”

Il segretario regionale dellaCimo SiciliaGiuseppe Bonsignoreha chiesto “la revoca immediata, in autotutela, dell’atto deliberativo con il quale,Desiree Farinella, viene destituita dall’incarico didirettore Medico del Presidio Ospedaliero Di Cristina“. “È inaccettabile –ha spiegato il segretario Cimo Sicilia– che la collega Farinella debba essere ilcapro espiatorio per le criticità segnalate all’Ospedale dei Bambini di Palermo“. Il provvedimento contro Farinella è arrivato dopo la denuncia di una madre che ha segnalato a La Repubblica, edizione di Palermo, d’essere stata in corsia insieme al figlio di quattro mesi e un paziente diagnosticato malato di tubercolosi. Bonsignore ha inviato unaletteraal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Arnas Civico di PalermoWalter Messina, al direttore sanitario AziendaleGaetano Buccherie per conoscenza all’assessore regionale dellaSaluteGiovanna Volo, al dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica (Dps)Salvatore Iacolinoe al dirigente Generale del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (DASOE)Salvatore Requirez. “Nel provvedimento –ha aggiunto Bonsignore– abbiamo ravvisatopalesi irregolarità nella proceduradi revoca dell’incarico, in violazione della normativa contrattuale con l’aggravante dell’assenza di qualsivoglia preliminare fase di contraddittorio e la conseguente lesione del diritto di difesa della dottoressa Farinella”. In base alle informazioni condivise da Giuseppe Bonsignore,Desiree Farinellaha sottoscritto un contratto non in regola dall’inizi del mandato. “Da tutto questo si aggiunge laviolazione dei termini del contratto di lavorosottoscritto da Desiree Farinella e il direttore Generale pro tempore dell’Arnas Civico di Palermo. La Segreteria Regionale Cimo –ha concluso il segretariodel sindacato dei medici siciliani – si riserva, in caso di mancato o negativo riscontro, a intraprendere tutte le iniziative ritenute opportune a tutela dei diritti contrattuali e giuridici della propria associata, nelle sedi che verranno ritenute più opportune”.