Dispersione scolastica, in Sicilia piano triennale per il contrasto
Per combatteredispersione scolastica e povertà educativain Sicilia, laRegioneha adottato un Piano di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione. Proposto dall’Assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, ha ottenuto l’approvazione delgoverno Schifanie una dotazione finanziaria di quasi321 milioni di euro. L’assessore Turano ha sottolineato l’importanza di promuovere l’educazione interdisciplinaree valoriale, rafforzare lecompetenze curriculari di basee tecniche, oltre che creare sportelli scolastici di ascolto per affrontare ilbullismoe ilcyberbullismo. Al centro del programma sono andati anche la promozione dell’uguaglianza di generee un approccio innovativo allediscipline STEM, in modo da preparare gli studenti alle opportunità occupazionali legate all’industria 4.0. All’interno del piano è prevista anche l’implementazione dellamodalità dualenei percorsi scolastici secondari di secondo grado, interventi disostegno agli studenti fragilie azioni diinternazionalizzazione del sistema educativo. IlPiano di contrasto alla povertà educativa e alla dispersioneprevede un coinvolgimento attivo del sistema scolastico e delle istituzioni competenti a vari livelli, lavorando in sinergia con ilMinistero dell’Istruzione. Per garantire una gestione efficace delle risorse, è stabilito un coordinamento unitario delle risorse provenienti daiProgrammi Operativi (Po) nazionalie regionaliFondo Sociale Europeo (FSE)eFondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Questo coordinamento si basa sulle relazioni tra la Regione, il Ministero e sulComitato paritetico Regione – Ufficio scolastico regionale per l’analisi. L’analisi delle esigenze regionali, per l’appunto, ha portato ad un’azione su due livelli d’intervento:il potenziamento e la qualificazione dell’offerta formativa, e ilrafforzamento della governance delle istituzioni scolastiche. Leggi anche –Dispersione scolastica, per i sindacati “Anomalie nella scelta delle scuole” IlPiano di contrasto alla povertà educativa e alla dispersioneattinge alProgramma FSE+, Priorità 2 – Istruzione e formazione, che fornirà un supporto economico per migliorare la qualità dell’istruzione, l’inclusività, l’efficacia e la pertinenza rispetto al mercato del lavoro. Quest’ultimo include anche la promozione dell’apprendimento digitale, la convalida dell’apprendimento non formale e informale e lo sviluppo professionale del personale docenteper facilitare l’acquisizione di competenze chiave. In totale, sono disponibili i già citati320 milioni di euro, suddivisi in varie aree di intervento. La deputata regionale delMovimento 5 Stelle,Stefania Campo, ha espresso preoccupazione riguardo all’approccio dellaRegione Siciliananel contrastare la dispersione scolastica. Dunque sul piano triennale approvato dal Governo Schifani. “Non comprendiamo in che modo la Regione Siciliana voglia intervenire per contrastare la dispersione scolastica, se contestualmente ha già comunicatotagli e accorpamenti tra scuole. I dirigenti avranno anche oltre 1500 studenti nelle proprie competenze su scuole che tra loro, distano anche 30 km l’una dall’altra – ha evidenziato l’esponente del Movimento Cinque Stelle all’Ars -. Ci dicanoSchifanieTuranoin che modo un dirigente possa curare, caso per caso, quelle famiglie con fragilità che non mandano i figli a scuola se gli si aumenta in tale modo il carico di studenti”. La deputata ha anche citato esempi specifici. “DaPalermoaRagusasono un centinaio gli accorpamenti di istituti, di cui 20 in provincia di Palermo, sei a Ragusa, città peraltro che in Sicilia è maglia nera dell’abbandono scolastico”.