Educazione finanziaria, male la Sicilia. Indietro le donne, migliorano i giovani

Gli italiani capiscono poco di finanza,e i siciliani ancora meno.L’indice di alfabetizzazione finanziarianell’Isola è di 54 punti, “inferiore di due punti rispetto alla media nazionale (56), ma in linea con ilSud Italiae leIsole“. A restare indietro sono soprattutto le donne, ferme a 52 punti. Sono i dati dell’Edufin Index, l’Osservatorio sulla consapevolezza e i comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani,promosso daAlleanza Assicurazioniinsieme allaFondazione Mario Gasbarrie con la collaborazione scientifica diSDA Bocconi, School of Management.Nel Mezzogiorno “è particolarmente bassa la consapevolezza suitemi finanziari(51 punti)”, dato che viene compensato in parte da “comportamenti più attenti riguardo allagestione finanziaria personale(56 punti)”. Se non si investe, insomma, almenosi risparmia,come dimostrano idati sugli accantonamenti delle famiglie.Se il Sud e le Isole zoppicano, come detto il resto d’Italia non brilla. “In nessuna regione illivello di educazione finanziariaraggiunge lasufficienza(60 punti)”. Leggi anche –Una nuova materia entra in classe: l’educazione finanziaria I dati, presentati ieri aPalermonel corso di un’iniziativa di Alleanza Assicurazioni, Compagnia delGruppo Generali,confermano latendenza descritta nei mesi scorsida altri enti. Come ilComitato per la programmazione e il coordinamento delleattività di educazione finanziaria(che realizza un rapporto con lo stesso nome,Edufin) e Banca d’Italia (che effettua un’indagine triennale) Con alcuni dettagli in più sullasituazione territoriale della Sicilia.Anche sull’alfabetizzazione finanziaria, ad esempio, esiste ildivario tra uomini e donneche si riscontra in diversi settori, dallavoroalleretribuzioni. “Le donne siciliane raggiungono unEdufin Index di 52rispetto al 56 degli uomini”. Il dato femminile è inferiore rispetto a quello nazionale (54 punti), mala disuguaglianza di genere è minore(gli uomini in Italia raggiungono i 59 punti). Conti alla mano nell’Isola “il gender gap è di soli quattro punti rispetto ai cinque registrati in Italia”, motivo per cui l’Isola “registra unbilancio leggermente migliorerispetto alla media nazionale“. Leggi anche –Solo il 37% degli italiani ha conoscenze finanziarie. In Sicilia va peggio Segnali positivi arrivano dallenuove generazioni,che mostrano una maggiorecomprensione delle tematiche finanziarierispetto a quelle più anziane. I siciliani tra i 18 e 1 34 anni, infatti, “hanno un’educazione finanziaria pari alla media dei loro coetanei in Italia, ma leggermente superiore alla media delSud del Paese(54 punti contro 53)”. Gli over 65, al contrario, “hanno unlivello più basso di alfabetizzazione(53 punti)”, datonettamente inferiore“rispetto alla media nazionale e del resto del Sud (57)”. Una cosa che accomuna le nuove generazioni alle più anziane è il persistere delledisuguaglianze di genere.Queste ultime, però, si riducono in modo significativo. Il gender gap resiste nella fascia 18-34 anni, “con le donne che presentano un Edufin Index di 52 rispetto al 55 degli uomini”. Anche tra gli over 65 “le donne hanno unlivello inferiore rispetto agli uomini(50 punti contro 56)”. La disuguaglianza si riduce quindi da sei a tre punti, a conferma di unamaggiore consapevolezzadell’importanza dellematerie finanziarie tra i giovani. Leggi anche –Rapporto Edufin 2022: al Sud meno del 40% ha conoscenze finanziarie La stradaresta in salitain tutto il Paese. Secondo gli autori del rapporto nel 2023 “è emerso un livello medio diEdufin Index in leggera crescita(56 punti contro 55), ma servono ancora sforzi per raggiungere la soglia della sufficienza”. Una fetta non trascurabile di italiani non ha un’infarinatura neanche minima.“Resta ancora un 10% della popolazione in una condizione di analfabetismo finanziario e assicurativo”. Come detto le cose stanno cambiando tra i giovani, che mostrano “un’alta propensione a informarsi,in quanto costantementeconnessi al mondo digitale“, ma allo stesso tempo non esprimono “particolare interesse ai temi finanziari e assicurativi“. Quanto alla situazione femminile, in Italia una forte percentuale “si trova in una condizione di fragilità finanziaria (30% contro il 23% degli uomini)”. Il divario resta ampio anche sulla “gestione del budget familiare,nel quale “il 65% delle donne non è autonomo (contro il 56% uomini)”. Quanto alle giovani donne, “parlano di finanza ancora meno dei ragazzi: 30% contro 25%“.