Etna, nuova eruzione. Chiuso per cenere lo spazio aereo su Catania

Etna, nuova eruzione. Chiuso per cenere lo spazio aereo su Catania

Etna, il vulcano delle sorprese. Oggi alle 12.15 è iniziata una nuova, violenta eruzione dal cratere di sud est con una enorme colonna di cenere che viene emessa dalla bocca più alta della montagna e a causa del forte vento da nord si dirige verso Catania e il versante sud. Il fenomeno ha provocato la chiusura dello spazio aereo. Di conseguenza sono stati bloccati tutti i voli in arrivo e in partenza dall’aeroporto di Fontanarossa. Una piccola sorpresa che ne segue una più grande: ieri pomeriggio infatti sulla parete occidentale della Valle del bove si era aperta una piccola bocca effusiva a circa 2.100 metri, una quota relativamente bassa. Nessuna preoccupazione per zone abitate o coltivate, visto che la fessura si trova all’interno della grande depressione costituita dalla Valle del bove. Inoltre la colata lavica è sempre stata poco alimentata e ha percorso solo qualche centinaio di metri, giungendo fino a circa 1.700 metri quota. Una colata spettacolo, vista la serata tersa e il massiccio vulcanico coperto di neve a formare uno scenario di grande bellezza, quasi natalizio. La sorpresa è stata la modalità con cui la terra si è spaccata sotto la spinta del magma fino alla fuoriuscita del flusso incandescente. Le ferita sul fianco roccioso si è formata senza dare segni di avvertimento. Senza scosse di terremoto o altri segnali, eludendo la fittissima rete di sensori e strumenti che fanno dell’Etna il vulcano più monitorato al mondo. Dopo l’apertura della bocca effusiva qualcuno forse pensava che la colata avrebbe potuto costituire una valvola di sfogo della enorme pressione che si accumula nei condotti craterici fino a provocare un parossismo. Invece, meno di 24 ore dopo il vulcano ha chiarito che l’energia che ne alimenta l’attività è sempre immensa e sono iniziate forti esplosioni. Dal 16 febbraio scorso l’Etna ha prodotto oltre 50 parossismi, con ricaduta di cenere su tutti i versanti del vulcano ma in particolare su quello orientale. In molti paesi del versante est (a partire da Giarre), la cenere è ancora ai bordi delle strade malgrado da diverse settimane il vulcano fosse in stato di relativa quiete.