Gli italiani “soddisfatti” della propria vita sono più al Nord che al Sud

Il 43,8% degli abitanti del Sud Italia si dicono complessivamente soddisfatti degli aspetti principali della propria vita.Lo fanno tramite unaserie di indicatori con cui Istat, in contemporanea all’indagine sulBenessere equo e sostenibile (Bes), misura l’opinione degli italiani su vari aspetti, dalle relazioni familiari e amicali passando per la salute il lavoro, il tempo libero e la situazione economica. Lasoddisfazioneper la “vita nel complesso” inItalia è del 46,6%, in aumento nel 2023 di 0,4 punti sul 2022. Nell’elaborazione dei dati fatta da Istat, raccolti tramite un questionario e un modello auto-compilato tramitepersone di 14 anni e piùper gruppo omogenei per età e sesso, il dato della“soddisfazione” pari al 46,6% rappresenta quello delle persone che hanno espresso un voto compreso tra 8 e 10. In questo quadro,al Nordle persone “molto soddisfatte” della propria vita sono il49,1% del totale, in leggero calo rispetto al 49,3% del 2022, mentreal Centro la percentuale scende al 45,7%(era il 45,5% nel 2022). Al Sud, come detto, il dato più basso d’Italia, con il 43,8%. Ma c’è un aspetto positivo: rispetto al 2022 il Mezzogiorno con l’aumento di “soddisfazione” maggiore, pari al 1,4%(era il 42,4% nel 2022). Il giudizio “mediano” in Italia, e in tutte le aree, è comunque sempre uguale: 7 su 10. Leggi anche –Cultura, la Sicilia è l’isola infelice. Troppi Neet, bassi livelli di istruzione Per isingoli indicatori, la metrica è differente: i valori sono quattro e vanno dal più alto “molto soddisfatto” al più basso “per niente“, passando per “abbastanza” e “poco”. Tra queste lasoddisfazione per le relazioni familiariè, dice Istat “sempre stata molto alta, superiore a quella di ogni altra dimensione considerata: nel 2023, infatti,l’89,3%delle persone di 14 anni e più dichiara di esserne molto o abbastanza soddisfatto”. Nello specifico,“molto soddisfatto” è il 33,2% degli italiani. Il dato nel 2022, era leggermente più basso, 32,6%. Guardando alle aree, quella con più persone “molto soddisfatte” è ancora il Nord, con il 36,8%. Segue il Centro, con il 33,6%,mentre al Sud si scende al 27,9%di “molto soddisfatti” per le relazioni familiari, dato comunque in crescita rispetto al 26,5% del 2022. Considerando anche il 60,5% di “abbastanza soddisfatti”,al Sud si arriva al 89,4%di soddisfazione nell’ambito familiare. Leggi anche –Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, per la Sicilia solo primati negativi Stabile è anche la soddisfazione per la Salute.Nel 2023 il 79,7%degli individui di oltre 14 anni si dichiara molto o abbastanza soddisfatto per il proprio stato di salute. La soddisfazione degli uomini è superiore a quella delle donne (l’82,4% dei primi rispetto al 77,2% delle seconde) con un divario che diviene particolarmente evidente in età anziana (63,5% contro 50,2% tra gli ultrasettantacinquenni). In relazione all’anno precedente il dato è stabile.La soddisfazione per la salute scende al crescere dell’età:tra i più giovani si rileva una soddisfazione che sfiora il 93% nella classe 14-17 anniper poi diminuire progressivamente con l’avanzare degli anni fino a scendere alpunto minino di 55,6% tra gli over 75. Sul piano territoriale ilNord presenta un 81,6%di soddisfatti per la salute, a seguire ilCentro con l’80,1%, quindi ilMezzogiornocon una quota pari al76,9%. Nel dettaglio, il18,8% degli intervistati al Sud è “molto soddisfatto” della propria Salute, dato in crescita di quasi un punto rispetto al17,9% del 2022. Riguardo alla situazione economica personale, il59,4%della popolazione di 14 anni e più si dichiaramolto o abbastanza soddisfatto. Si tratta di2,4 punti percentuali in più rispetto al 2022. Anche in questo caso nel 2023 siconferma il divario tra Nord e Mezzogiorno: le regionisettentrionalicon il63,3%si distanziano da quelledel Meridione di quasi 10 punti percentuali (53,4%, solo il 3,3% “molto soddisfatti”), dato comunque in crescita rispetto al 2022, dove si fermava al 50,9%, ma con una percentuale più alta di “molto soddisfatti”, il 3,5%. IlCentro con il 60,8%di soddisfatti riscontra la crescita più rilevante rispetto al 2022, pari a 4,1 punti percentuali. In alcune fasce dietàl’aumento è molto più consistente,tra i 4 e i 5 punti percentuali: si tratta dei giovani tra i 20 e i 24 anniche raggiungono la quota del60,8%e delle persone tra i65 e i 74 anni che arrivano al 62,7%. In relazione allaprofessione svolta si evidenzia una grande variabilità: la soddisfazione economica èmassima per dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (72,4%),minimaper chi è incerca di una nuova occupazione (35,3%). Rispetto al 2022 la categoria deilavoratori in proprio, come per la soddisfazione lavorativa, segna un’importante crescita:+6,6%.