Arrivare a scuola a piedi è praticamente impossibile in molti quartieri di Palermo: lo dice “l’indice di prossimità”, che misura le distanze dalle abitazioni ai diversi punti di interesse ed è stato elaborato da Deda Next e Legambiente, su dati open source. Non solo la scuola diventa difficoltosa da raggiungere, ma anche i negozi di alimentari, i ristoranti, il medico, la banca o l’ufficio postale sono lontani in gran parte delle zone della città. Solo nel centro di Palermo si arriva ovunque in 15 minuti senza usare alcun mezzo. Per il resto, la mobilità paga il prezzo di notevoli ritardi nelle infrastrutture e, come ricorda Legambiente, è insufficiente l’offerta di percorsi ciclabili, anche se non sono pochi i ciclisti urbani che li popolano. Palermo si è dotata poi di un “coraggioso” Pums cittadino (Piano urbano della mobilità sostenibile), con l’obiettivo di estendere la ciclabili in città, che dovrà essere attuato e implementato anche per la ciclabilità. È inesistente, però, ricorda l’associazione, qualsiasi limitazione alla circolazione di veicoli inquinanti e “persino gli euro zero sono autorizzati in qualsiasi giorno ed ora in tutta la città”.

Predisporre percorsi ciclo-pedonali
Legambiente invita l’amministrazione a insistere nella predisposizione di percorsi ciclo- pedonali e a promuovere la mobilità ciclabile, più di qualsiasi bonus all’acquisto, anche perché parte di questa nuova domanda potrebbe essere soddisfatta dai nuovi servizi di bike e monopattini in sharing. “La città deve cominciare ad estendere le strade a velocità calmierata: le strade 30, oltre a incentivare la mobilità ciclopedonale, sono indispensabili per ridurre la gravità degli incidenti stradali. Ci attendiamo la loro diffusione entro il 2030 all’80 per cento delle strade cittadine, affinché Palermo possa diventare una Città 30. Non si tratta solo di applicare segnaletica e far rispettare divieti, ma di disegnare quartiere per quartiere, percorsi e strade per un abitare di prossimità, per la Città 15 minuti”. La mappa interattiva della città di Deda Next mette al centro le persone e le loro esigenze: si ottiene una fotografia di quanto siamo oggi “15 minuti” (le aree segnate con gli esagoni verdi). Uno strumento destinato a amministrazioni, urbanisti e cittadini per pianificare il cambiamento, disegnare nuovi percorsi ciclo pedonali, avvicinare i servizi e semplificarne l’accesso, ridurre le disuguaglianze e migliorare la coesione sociale, dando valore a una nuova dimensione sostenibile di vicinato.

Le proposte di Legambiente per le città
Diverse le proposte avanzate da Legambiente per una mobilità sostenibile nelle città italiane. Introdurre le Zez (Zone a emissione zero), che superano le Zone a traffico limitato, come a a Milano dove la zona si chiama “AreaB” e coinvolge quasi tutta l’area urbana, limita fortemente la circolazione dei diesel Euro 4 e 5 e Euro 2 a benzina e impedisce l’ingresso ai veicoli più inquinanti. Poi promuovere gli abbonamenti integrati a tutti i trasporti pubblici, disincentivando l’uso dell’auto privata. Puntare poi alla mobilità elettrica condivisa (micro, bici, auto, van e cargo bike) anche nelle periferie e nei centri minori, ridisegnare lo spazio pubblico urbano a misura d’uomo, con “città dei 15 minuti” e “Città 30” all’ora, infine triplicare l’immatricolazione di autobus elettrici per il trasporto pubblico, già oggi più convenienti nel costo totale, tra acquisto e gestione.