Da oggi l’agricoltura siciliana potrà accedere ai fondi regionali con più semplicità. Dopo dieci anni arrivano infatti il nuovo prezzario regionale per le opere e gli interventi nelle aziende agricole e nel settore forestale e la tabella per i costi standard per gli investimenti. Gli imprenditori del settore agrario potranno quindi investire e migliorare la propria situazione aziendale più rapidamente. Ciò consentirà appunto, secondo quanto affermato dall’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino, di “modernizzare e sburocratizzare l’agricoltura siciliana“. Tutto ciò “nel rispetto dell’igiene della produzione, del benessere degli animali e del regime di sicurezza per i lavoratori”, si legge nella nota regionale.
Il percorso che ha portato ai due documenti
Il dipartimento regionale Agricoltura, guidato dal direttore Dario Cartabellotta, in collaborazione con l’Università degli studi di Catania, ha condotto un’articolata analisi, un’indagine di revisione delle categorie di lavori ed un adeguamento dei prezzi al contesto attuale. La realizzazione di questo studio ha poi portato all’elaborazione del nuovo prezziario e alla definizione della tabella dei costi standard per gli investimenti. Questi documenti sono fondamentali perché, come spiegato dall’assessore regionale all’Agricoltura, “erano attesi da dieci anni, un periodo di tempo nel quale il progresso tecnologico ha trasformato le dinamiche delle produzioni agricole e dell’allevamento degli animali. In questo modo diamo una spinta allo sviluppo delle nostre imprese, recependo le nuove opportunità fornite dalla ricerca e dallo sviluppo tecnologico, adeguando i costi alle variazioni intervenute nel tempo. Inoltre, viene semplificato l’iter per accedere ai fondi, consentendo alle aziende di programmare i propri investimenti senza dover attendere inutili lungaggini burocratiche”.
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Al centro dei nuovi standard materiali e manodopera
In particolare, le variazioni sono riferite ai costi dei materiali e della manodopera per la realizzazione di interventi nelle aziende agricole e in quelle silvo-pastorali. Per gli impianti arborei sono stati introdotti i “costi semplificati” per l’ampliamento delle colture che saranno finanziati con le misure relative agli investimenti nelle aziende agricole. L’applicazione dei costi semplificati nella programmazione 2023-2027 è in linea con quanto raccomandato dalla Commissione Europea che ne prevede l’estensione in sostituzione del rimborso su costi sostenuti al fine di ridurre la probabilità di errore e gli oneri amministrativi. Il metodo dei costi semplificati si fonda sul principio di ragionevolezza (basato sulla realtà, e non su valori eccessivi o estremi), sul principio di equità (l’eventuale aiuto concesso non favorirà in alcun modo alcuni beneficiari rispetto ad altri), mentre quello di determinazione della tabella dei costi standard segue i principi della parità di trattamento tra i destinatari e dell’utilizzo di prove documentarie verificabili.