Assegno unico, la Sicilia terza in Italia. Quasi 900 mila figli beneficiari
Assegno unico: laSiciliaè laterzaregione d’Italia per numero di beneficiari nel2023ed è stata la quarta nel 2022. Èl’Inpsa rendere noti i dati della misura economica che sostiene le famiglie configli a caricoe che ha visto, nel 2022,517.442richieste nell’Isola (oltre 816 mila figli), l’8,7 per cento d’Italia. Nel2023le nuove domande sono state48.775a vantaggio di72.882figli, il 13,5 per cento d’Italia. In totale sono quasi900 mila i beneficiari. I dati dell’anno in corso si riferiscono al periodo gennaio-luglio e sono numeri moltoinferioririspetto all’anno precedente. Vengono conteggiate infatti solole nuove domande. L’Inps ha adottato unasemplificazioneburocratica per agevolare le famiglie. L’erogazione viene quindirinnovatain automatico per i figli già beneficiari. In tutta Italia, nei primisette mesidel 2023 sono stati erogati alle famiglie assegni per10,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. In tutte le regioni i nuclei beneficiari sono6.213.179, per un totale di oltre 9,7 milioni di figli. L’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 oscilla tra54 euro e 189 euro. Leggi anche –Inps, da luglio l’aumento delle pensioni minime. “Contrasto all’inflazione” IlPnrrha già prodotto degli effetti anche sull’Assegno unico. L’Istituto di previdenza da settembre manderà unacomunicazioneviaemaila tutti ineogenitori. Saranno invitati a presentare ladomandaper richiedere l’Assegno unico universale o a integrare il beneficio già attivo per altri figli a carico. Il servizio è stato possibile grazie alla nuova Piattaforma diProattività, finanziata proprio con fondi Pnrr, che guida i cittadini nell’accesso ai diritti e ai benefici disponibili e che identifica lanascitacome un evento chiave per attivare ildirittoall’Assegno unico. Le domande finora sono state presentate in prevalenza edirettamente dai cittadini. Dopo, il canale preferito resta quello delpatronato, che ha veicolato2,65 milionidi richieste in Italia nel 2022. Meno usato invece il servizio di contact center dell’Inps. Leggi anche –Assegno unico universale, Inps presenta il nuovo pannello informativo Dal punto di vista dellaripartizione geografica, la maggior parte delle domande proviene dal Nord (44 per cento), il 19 per cento dal Centro e il 34 per cento daSudeIsole. L’importo medio dell’assegno ècresciutotra un anno e l’altro. Per ogni nucleo familiare richiedente, è stato di235euro nel 2022 e di265euro nel 2023 (147 e 161 se calcolato per ogni figlio). InSicilianel 2023 l’importo medio per figlio è di180euro, più alto che nel resto d’Italia. A livello nazionale, quasi309 milaassegni unici nel 2022 sono stati destinati a famiglie con figli disabili. Il numero è in crescita nel 2023: sono stati329 mila e 400in solisettemesi, da gennaio a luglio. L’importo medio è di374euro. I percettori diredditodicittadinanzache hanno ricevuto l’assegno unico in Italia sono stati invece616 milanel 2022 e530 milanel 2023. InSiciliaerano 143 mila a dicembre 2022 e 121 mila a luglio 2023. Leggi anche –Inps, “Assegno di inclusione più alto del Reddito di cittadinanza”. Le simulazioni In Italial’adesioneall’Assegno unico da parte delle famiglie, la principale misura di sostegno alla natalità, è “prossima al90 per centodegli aventi diritto”, ha sottolineato il commissario straordinario dell’Inps, MicaelaGelera, nel rapporto annuale presentato dall’Istituto. L’adesione della misura da parte della popolazione è il “take-up” e si calcola confrontando ibeneficiari effettividi Assegno unico con la platea deiresidenti Istatal 1° gennaio 2022 tra zero e 20 anni. “La relazione èinversarispetto all’età dei figli e raggiunge il95 per centoper i figli più piccoli; inoltre, esso è influenzato dall’attivitàlavorativadei genitori, venendo richiesto in prevalenza da genitorilavoratori dipendenti(82 per cento), ed è piùalto al Sud, probabilmente in ragione della presenza di redditi mediamenteinferiori“, ha aggiunto Gelera. Emerge inoltre, dall’analisi del comportamento dei nuclei usciti, nel corso del 2022, dalla misura del Reddito di cittadinanza, e quindi passati da un’erogazione automatica dell’Assegno unico a una modalità “a domanda“, che la richiesta viene presentatatardivamente. Lo stesso avviene da parte di chi ha unIsee più basso. Anche per questo l’erogazione sarà sollecitata per email alla nascita dei figli.