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Assicurazione auto, ma quanto mi costi: 150 euro in più nel 2023

Aumenti delle materie prime che pesano sulle riparazioni, territori più a rischio, nuova legge sul risarcimento diretto: tutto fa lievitare i prezzi delle polizze. L'Ivass rileva un rialzo dei premi dalla fine del 2022. Gli esperti di Facile.it: "Sicilia tra le regioni più colpite"

Le assicurazioni auto costano di più, anche 100 o 150 euro in più al rinnovo della polizza e le ragioni possono essere diverse: l’aumento delle materie prime e quindi delle riparazioni in caso di sinistri, le difficoltà di alcune compagnie a operare in regioni considerate più a rischio, come la Sicilia, la Calabria o il Lazio, tanto per fare degli esempi, o la nuova normativa che dal 2023 ha esteso anche alle compagnie con sede all’estero l’obbligo di operare secondo il sistema di risarcimento diretto. “La Sicilia è tra le regioni più colpite dal rincaro a livello nazionale. Già da dicembre c’erano stati dei rialzi tariffari da parte di alcune compagnie, fenomeno che si è ulteriormente intensificato da gennaio”, confermano a FocuSicilia gli esperti di Facile.it.

(Fonte: Ivass, Comunicazione statistica 2/2023)

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Auto e altri rami: dove si perde e dove si guadagna

L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) ha rilevato che nel 2021 il prezzo medio (cioè il ‘premio’) pagato da un assicurato per la sua Rc auto, tasse escluse, è stato di 307 euro ed è sceso del 4,2 per cento rispetto al 2020. I premi complessivi del ramo ‘danni’ di cui fa parte anche il settore delle auto, hanno prodotto nei primi sei mesi del 2022 ben 21 miliardi di euro, il 5,9 per cento in più del 2021. Uno dei pochi settori, però, a non aver contribuito a questa crescita è stato proprio quello delle assicurazioni auto obbligatorie: la Rca – la Responsabilità civile auto, necessaria per circolare – ha perso il due per cento. Le altre garanzie auto aggiuntive e non obbligatorie, che appartengono al settore Cvt (Corpi veicoli terrestri), come furto, incendio, infortuni, cristalli, sono cresciute invece del 4,4 per cento. La curva discendente della Rca ha cambiato verso nel 2022: infatti, già nel quarto trimestre l’Ivass rileva che “il prezzo della garanzia Rc auto è in media pari a 363 euro. Si interrompe il trend di diminuzione dei prezzi e la variazione annua del premio medio si attesta al +0,7 per cento. Tre province su quatto registrano un incremento dei prezzi”.

Distribuzione per ramo dei premi danni nel primo semestre 2022 e 2021. (Fonte: Bollettino statistico Ivass primo semestre 2022)

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Incidenti e risarcimenti: dal “No-card” al “Card”

Una delle leve che ha spinto verso i rincari è la legge 118/2022, entrata in vigore il 1° gennaio 2023, che ha obbligato anche le compagnie straniere a operare secondo il sistema “Card”, una convenzione tra assicuratori che permette il risarcimento diretto in caso di incidente, ovvero l’assicurato denuncia il sinistro direttamente alla propria compagnia che lo gestisce e si interfaccia con la compagnia di controparte. “Prima di questa norma – spiegano da Facile.it – alcune compagnie potevano operare in Italia con il sistema No-card, quindi senza risarcimento diretto, o scegliendo quale sistema applicare. La differenza tariffaria col No-card poteva portare a uno sconto anche significativo sul prezzo della polizza”. Questo perché le compagnie in regime di No-card, non avendo in carico la gestione del sinistro che veniva demandata all’altra compagnia, potevano permettere al cliente un risparmio sui costi della polizza: appunto, anche 100 o 150 euro in meno. Il cliente, col No-card, avrebbe infatti dovuto aprire la denuncia non attraverso la propria compagnia, ma autonomamente o con l’assistenza di un avvocato o di un consulente di infortunistica stradale.

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L’aumento delle materie prime e le riparazioni

Con la nuova normativa che è entrata in vigore in Italia a gennaio, tutte le compagnie assicurative devono vendere prodotti con risarcimento diretto. “Quelle compagnie che operavano in regime di No-card – spiegano gli esperti di Facile.it – si sono dovute adeguare al regime Card. Questo ha portato a non avere più quei prodotti che l’anno scorso erano venduti a prezzi inferiori rispetto al prodotto Card. Gli assicurati che nel 2022 aveva una polizza No-card quest’anno riceveranno una proposta di rinnovo con una tariffa significativamente più alta a causa del passaggio da un sistema all’altro. Gli aumenti hanno però riguardato un po’ tutti gli automobilisti; secondo il nostro osservatorio, ad esempio, a febbraio 2023 la tariffa media nazionale è salita di circa il 15 per cento rispetto allo stesso mese del 2022. Alcuni fattori esogeni hanno poi influito sui prezzi delle garanzie; alcune di esse, come ad esempio i cristalli o gli eventi atmosferici hanno in alcuni casi visto raddoppiare il proprio premio”. Tra le cause degli aumenti anche la sinistrosità pregressa, l’aumento delle materie prime che si riflette sul costo dei sinistri (“molti prodotti destinati alla riparazione di un’auto derivano anche da Russia e Ucraina”, ricordano da Facile.it) e persino la mancanza di nuove immatricolazioni: aumenta il valore di mercato delle auto e di conseguenza il valore assicurato, che si riflette sul premio. Tutto, purtroppo, a carico degli assicurati.

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Agostino Laudani
Agostino Laudani
Giornalista professionista, nato a Milano ma siciliano da sempre, ho una laurea in Scienze della comunicazione e sono specializzato in infografica. Sono stato redattore in un quotidiano economico regionale e ho curato la comunicazione di aziende, enti pubblici e gruppi parlamentari. Scegliere con accuratezza, prima di scrivere, dovrebbe essere la sfida di ogni buon giornalista.

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