Attacco a peschereccio siciliano, Agripesca: “Grave, Ue faccia chiarezza”

“Il gravissimo attacco al peschereccio ‘Aliseo’, avvenuto pochi giorni fa a nord della costa di Tripoli, in acque internazionali, anche se all’interno della Zona di protezione pesca libica è l’ennesimo, drammatico episodio che colpisce la nostra marineria di Mazara del Vallo”. Comincia così la lettera che Domenico Leone, presidente di AgriPesca, la federazione delle imprese agricole della pesca e dell’acquacoltura di Confcommercio, ha indirizzato alla Regione siciliana, al Governo nazionale e alla Commissione europea, a seguito della vicenda che nei giorni scorsi ha coinvolto una imbarcazione siciliana. Leggi anche –Pesca, l’agonia delle marinerie. Tra sequestri e regole capestro “Un episodio che conferma e rafforza l’altissima pericolosità che si vive nello Stretto di Sicilia, acque oramai insostenibili per la nostra pesca”, si legge ancora nella missiva, “I colpi sparati da una motovedetta militare libica che hanno ferito il Comandante Giuseppe Giacalone non solo sono inaccettabili, ma pongono ulteriormente il focus sulla impossibilità di una stasi che non si sa quali conseguenze drammatiche può ancora generare. L’AgriPesca Sicilia chiede alla Comunità Europea con forza una maggiore chiarezza, presenza e decisione, su uno specchio d’acqua ormai più simile ad un campo di battaglia”. Leggi anche –Libia, liberati i pescatori di Mazara del Vallo. Le reazioni “L’Unione europea”, conclude il presidente di Agripesca, “deve garantire il lavoro dei nostri pescatori, i quali possano tornare in mare consapevoli e certi di un presente ed un futuro privo di insidie di tale portata”. La lettera è stata indirizzata all’assessorato Regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca, al ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e al Commissario europeo per la pesca Virginijus Sinkevičius.