Gli stipendi dei sindaci sono stati aumentati in tutta Italia, ma non in Sicilia, dove l’aumento delle indennità, per via dell’autonomia, è subordinato alle decisioni regionali. Una problematica sollevata più volte dall’associazione dei Comuni Anci Sicilia, che oggi torna sul tema. “La vera differenza tra quello che succede in Sicilia e nel resto d’Italia non sta nella misura dell’adeguamento, che è identico, ma nel fatto che la Regione Siciliana a differenza dello Stato abbia coperto solo il 25 per cento lasciando ai comuni l’onere di provvedere al resto”. Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia.
Aumento in tutta Italia, ma non ancora in Sicilia
“Negli ultimi mesi – aggiungono Amenta e Alvano – si sono susseguite moltissime polemiche sull’adeguamento delle indennità di funzione per gli amministratori locali che appaiono, a ben vedere, fuorvianti. E proprio in questi giorni un servizio mandato in onda dalla trasmissione ‘Fuori dal coro’ ha riproposto il tema parlando di ‘Isola dei privilegi’“. I due rappresentanti di Anci Sicilia aggiungono: “A onor del vero vogliamo ricordare che a partire da gennaio 2022 l’incremento di tali indennità, previsto dalla Finanziaria varata dal Governo Draghi, è stato applicato uniformemente in tutti i comuni delle regioni a statuto ordinario, mentre in Sicilia negli stessi identici termini è stato recepito con la LR numero 13 del 2022 (articolo 13)”.