Cantieri aperti nelle autostrade ma lavori non pagati. Due imprese del Catanese avanzano dal Cas, il Consorzio autostrade siciliane, quasi 34 milioni di euro di arretrati. La situazione è stata denunciata dalle aziende, la Cosedil Spa di Santa Venerina e la Tosa Appalti Srl di Acireale. Le imprese hanno inviato una nota all’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) per chiedere un intervento. La vicenda è stata ripresa anche dal segretario regionale del Pd, il parlamentare nazionale Anthony Barbagallo. Il caso potrebbe approdare anche a Roma: oltre che all’Ars, è stata infatti annunciata un’interrogazione alla Camera dei deputati. La situazione si protrae da molti mesi e se non ci saranno sviluppi positivi le aziende a settembre bloccheranno i cantieri. Uno di questi è sulla Siracusa-Gela, nel tratto tra Ispica e Modica, dove la Cosedil si è aggiudicata i lavori per la realizzazione dell’ultimo lotto dell’autostrada. L’altro è sulla A18 Catania-Messina e sulla A20 Messina-Palermo, dove la Tosa lavora sulla pavimentazione stradale in alcuni tratti: tra Messina, Giardini Naxos e Giarre e ancora tra Messina, Patti e Furiano.
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Molte sollecitazioni, nessuna risposta sui pagamenti
La Tosa scrive di “mancati pagamenti che hanno raggiunto un livello non più
sopportabile” e punta il dito sul Cas e sul socio di maggioranza, la Regione Siciliana, da cui dipende il Consorzio. “Malgrado le nostre ripetute richieste e sollecitazioni, non hanno dato alcuna risposta sui tempi di pagamento dell’ingente scaduto”, scrive l’impresa. I primi problemi risalgono a marzo 2022. Dopo un anno, a maggio 2023, l’impresa aveva maturato crediti per 6,8 milioni di euro. Tra Stati di avanzamento lavori (Sal) arretrati, extra-costi per il caro-materiali previsti dal decreto Aiuti e non pagati, l’impresa appaltatrice oggi avanza 16,6 milioni di euro. Continuando così, è evidente che Tosa non potrà garantire la prosecuzione dei lavori per il cantiere e mantenere i livelli occupazionali delle maestranze impegnate. Per questo l’azienda ha preannunciato che dal quattro settembre sarà costretta a sospendere i lavori.
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Cosedil sottolinea “l’inerzia” del Cas
Anche la Cosedil rivendica un grave arretrato con il Cas e annuncia la sospensione dei lavori a partire dal sette settembre sulla Siracusa-Gela. Le somme in questione sono elevate. Si tratta in totale di ben 17 milioni di euro. Dieci milioni di euro dal Decreto Aiuti, 1,8 milioni di euro di caro-materiali del 2021, sei milioni di euro di Sal pregressi. L’impresa evidenzia una “colpevole inerzia” da parte del Consorzio autostrade siciliane “nell’adozione delle misure minime indispensabili per attenuare in qualche misura i gravi ritardi dei pagamenti e il conseguente sbilancio finanziario in cui versano tutti gli operatori economici interessati all’esecuzione dell’opera”. Cosedil sottolinea inoltre le difficoltà operative e finanziarie del Cas definendo grave e ingiustificabile il ritardo nei pagamenti. Secondo Barbagallo, nonostante il nuovo consiglio di amministrazione al Cas, “nulla è cambiato, per le imprese è tutto fermo. Un problema antico, sollevato già ai tempi del governo Musumeci che si ripropone ora anche con Schifani”.