Aziende siciliane, il capitale immateriale conta ma è inespresso

Leaziende sicilianehanno un capitale inespresso pari all’80 per cento del loro valore, rappresentato dalle risorse immateriali.ESG, cura delcapitale umano, legame con ilterritoriorappresentano un “tesoretto” che le imprese regionali fanno fatica adefiniree a renderespendibile. Per rileggere le aziende siciliane alla luce di questi valori e metterli a frutto, l’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliaha finanziato il piano“Sweet Spot Strategy“. Attraverso interviste che hanno analizzatoidentità,persone, azioni disostenibilità, sono stati fatti emergere trecase historysiciliani. Il primo èMAT, ilMuseo Etno Antropologiconato a Testa dell’Acqua, una frazione diNoto(Siracusa), “officina per costruire il senso di appartenenza” attraverso laboratori, esplorazioni del territorio, visite alla serra acquaponica. Il secondo caso èOnda PiùdiSiracusa, utilitiesche si occupa dienergiaegas. Tra le aziende più innovative coinvolte c’èMangrovia(Scicliin provincia di Ragusa) che ha cambiato i canoni della vendita in agricoltura. Infine tra i progetti più giovani c’èConza, food lab nato aNissoria(in provincia di Enna) con l’intento di riutilizzare gli scarti delle produzioni ortofrutticole per farne aceti di frutta. Leggi anche –Le nuove imprese al Sud e in Sicilia trainano la crescita nazionale “IlMezzogiorno e la Siciliasono fucine dieccellenzeimprenditoriali che spesso rischiano diperdere opportunità. Le aziende non sanno raccontare gli aspetti che le rendono competitive, anche sul panorama nazionale – spiegaSantina Giannone, founder di Reputation Lab e coordinatrice del progetto -. Abbiamo voluto mettere a disposizione di quest’ultime lacompetenzae la visione di un team di lavoro eterogeneo, quello di Reputation Lab. Lo scopo è dare valore abuone praticheche spesso sono date per scontate o poco valorizzate nel flusso delle attività quotidiane, come la comunicazione. Dall’indagine è risultato chemolte aziende avevano già buone basi in tal senso, ma non unavisione strategica. Attraverso la pubblicazione e il documentario abbiamo voluto raccontare la loroacquisizione di consapevolezza, in modo da stimolare un’evoluzione verso lamisurazionee la comunicazione dell’impatto positivo generato”. Il documentario e la pubblicazione sono stati presentati durante un evento conclusivo organizzato a Catania venerdì 27 ottobre.