“Almeno il 50 per cento di richieste in più rispetto all’anno scorso”. Così Giacomo Rondello, responsabile del Banco farmaceutico per la città di Palermo, fotografa la situazione di crisi innescata dalla pandemia da Covid-19. Anche nel 2021 l’iniziativa solidale di raccolta e distribuzione gratuita di farmaci ritorna, allargando la platea degli enti caritatevoli collegati da 24 a 29. Rondello racconta a FocuSicilia che come sempre ci saranno i volontari nelle farmacie, “anche se in numero limitato per evitare assembramenti, e rispettando le direttive anti-contagio”. L’iniziativa è attiva in tutta l’Isola, malgrado la situazione sanitaria, sono ben 79 le farmacie che hanno aderito all’iniziativa. Un numero molto significativo, che per Rondello dimostra “come la cultura della solidarietà si vada consolidando”.
I farmaci più richiesti
L’iniziativa va sostenuta, spiega il responsabile, perché con la crisi economica innescata dalla pandemia “i poveri sono diventati più poveri, e molte persone hanno perso il lavoro”. Per questo il Banco farmaceutico “vuole fare eco alle richieste d’aiuto delle associazioni che si occupano degli ultimi di Palermo”. L’anno scorso, malgrado una raccolta di circa seimila farmaci, a cui bisogna aggiungere altre 10 mila confezioni donate dalla Farmacia solidale dell’Istituto Villa Nave, il Banco è riuscito a soddisfare “circa il 40 per cento delle richieste”. Quindi a maggior ragione è necessario donare, spiega Rondello, “a partire dai farmaci più comuni, antipiretici, antinfiammatori, colliri, pomate. Farmaci da banco per lo più”.
Scegliere tra mangiare e curarsi
Tra le richieste che arrivano, anche quelle di latte pediatrico, pannolini, prodotti per bambini e neonati. E poi mascherine e gel disinfettanti, in un numero che rischia di mettere in difficoltà la rete della solidarietà a Palermo e provincia. Con l’arrivo della pandemia si sono aggravate le condizioni di chi era già povero e, rispetto allo scorso anno, sono notevolmente aumentati coloro che quotidianamente devono scegliere fra mangiare e curarsi mentre, a causa dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni, molti enti caritatevoli hanno dovuto ridurre le attività tradizionali e concentrarsi sulle nuove esigenze da Covid-19, come la distribuzione di mascherine, presidi sanitari e prodotti disinfettanti.
Povertà assoluta in aumento
Ecco perché quest’anno il numero di enti caritatevoli collegati al Banco farmaceutico è cresciuto da 24 a 29 e “anche le farmacie aderenti alla settimana di raccolta del farmaco, che si svolgerà fino a lunedì prossimo, sono aumentate da 76 a 79, con tutti i farmacisti che hanno incrementato la loro quota devoluta al Banco Farmaceutico”, annuncia Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma. “Rispetto a un milione e 674mila famiglie in povertà assoluta nel 2019 in Italia, nel 2020 almeno 173mila indigenti in più non hanno potuto chiedere aiuto a un ente assistenziale. E molti di questi si trovano proprio a Palermo e provincia”.
Farmacisti in prima linea
“I farmacisti hanno sofferto molto durante la pandemia”, aggiunge Chiara Giuffrè, segretaria provinciale dell’Ordine dei farmacisti, “eppure sono sempre in prima linea per aiutare chi soffre ed è bisognoso. Come nel caso della Raccolta del farmaco: le misure di contenimento dei contagi stanno limitando la presenza dei volontari dentro le farmacie, talvolta a causa degli spazi ristretti devono restare all’esterno del locale, ed ecco che i farmacisti stessi e i loro collaboratori aiutano in prima persona a promuovere la raccolta e a orientare nella scelta dei prodotti da donare”.
Appello alla generosità
“C’è un grande bisogno di solidarietà”, sottolinea Lino Guzzetta della Farmacia solidale di Villa Nave, “se si pensa che i nostri assistiti sono aumentati in un anno da 500 a 600. Per fortuna fra enti riusciamo a scambiarci farmaci e coprire molte richieste, ma tante restano purtroppo senza risposta”. “Faccio appello alla generosità dei cittadini”, conclude Giacomo Rondello, “occorre una grande mobilitazione di solidarietà per non lasciare indietro nessuno”.