“L’operazione dei finanzieri del comando provinciale di Caltanissetta conferma che la provincia di Caltanissetta riveste un ruolo centrale nella mappa dello sfruttamento del nostro paese e che, nonostante le operazioni di polizia degli anni passati, lo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli è una prassi consolidata”. Lo scrivono in una nota congiunta Tonino Russo, segretario della Flai Cgil Sicilia e Giuseppe Randazzo, segretario generale della Flai Cgil di Caltanissetta a proposito dell’arresto a Gela del titolare di un’azienda agricola accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. A Caltanissetta nel 2020 è stato ucciso Adnan Siddique per avere difeso i braccianti dai caporali.
“Puntare sul lavoro agricolo di qualità”
“Questa ennesima vicenda”, aggiungono, “dimostra che bisogna tenere alta la guardia. Ma anche sottolinea la necessità che si diffonda l’occupazione buona, di qualità, nella piena legalità e gestita attraverso il collocamento pubblico. Per questo”, sottolineano i due sindacalisti, “bisogna puntare sulla rete del lavoro agricolo di qualità e rilanciare in tutti i suoi aspetti la legge 199/2016 dando piena e totale applicazione anche alla parte che riguarda la prevenzione, che non ha trovato concreta applicazione sui territori soprattutto per quanto riguarda la rimozione delle condizioni di sfruttamento; in particolare la parte dedicata all’accoglienza è rimasta completamente inapplicata, così come quella relativa al collocamento e al trasporto dei lavoratori ancora in larga parte in mano ai caporali”.