Caporalato in Sicilia, allarme Uila: “Le vittime rischiano il danno e la beffa”

Caporalato in Sicilia, allarme Uila: “Le vittime rischiano il danno e la beffa”

“Dopo l’omicidio diMohamed Mouna a Paternòavevamo espresso il nostro dolore, la nostra rabbia, chiedendo che di caporalato si parli senza aspettare un delitto o un’operazione di magistratura e forze dell’ordine. Apprezziamo adesso che ilConsiglio comunale di Paternòsi riunirà lunedì per una seduta straordinariadedicata all’emergenza delle nuove schiavitù, ma chiediamo che tutte le istituzioni si pongano ilproblema di individuare soluzioni concrete per lavoratrici e lavoratori sfruttati. Rivendichiamo risposte, innanzitutto da Stato e Regione. Perché al danno non si unisca la beffa sommando rabbia a rabbia, dolore a dolore”. Lo affermano i segretari diUila Sicilia e Uila Paternò, Nino Marino e Roberto Prestigiacomo, che aggiungono: “APaternòcome altrove,non basta sgomberare una baraccopoli e allargare le braccia quando si ricorda, come noi abbiamo fatto, che bisogna vincere la vera sfida rappresentata dall’urgenza di garantire ospitalità e rispetto, oltre che lavoro dignitoso e sicuro, agli operai agricoli sinora ostaggio dei caporali e dei loro mandanti”. Marino e Prestigiacomo, quindi, concludono “ribadendo l’appello della Uila alle istituzioni politiche, perché siano rafforzati gli uffici ispettivi oggi a corto di organico, e ai consumatori affinché acquistino unicamente prodotti della filiera di legalità”.