“Bloccare subito i prezzi di benzina e gasolio alla pompa, riportandoli a livelli accettabili in modo da contrastare le speculazioni sui mercati dei carburanti e calmierare gli effetti sui listini al dettaglio”. Lo chiedono oggi Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons e Presidente del Comitato Nazionale “Vittime della Benzina” e il Vice Presidente nazionale di Assotir e presidente nazionale settore A.T.P. derrate alimentari, Giuseppe Bulla.
“Limitarsi alla proroga del taglio accise è inadeguato”
Di fronte alla crescita senza freni dei listini alla pompa, – spiegano Tanasi e Bulla – limitarsi a prorogare il taglio delle accise fino al 21 agosto appare assolutamente inadeguato. Un provvedimento che non risolve l’emergenza prezzi in Italia e non affronta in modo adeguato il problema. A dimostrarlo – dicono Codacons e Assotir sono i numeri: nonostante la riduzione delle accise già in vigore da marzo, oggi un litro di benzina costa il 20,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il diesel è rincarato del 28,3 per cento su base annua, con la spesa per il pieno che sale di oltre 21 euro”. Considerata un’auto di media cilindrata – calcola il Codacons – una famiglia spende oggi 515 euro in più all’anno per i rifornimenti di carburante, senza considerare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio, ovviamente.