Case abusive sul mare. Legambiente: “No a condono”. Anci: “Confronto”

Case abusive sul mare. Legambiente: “No a condono”. Anci: “Confronto”

Arriva il sì dellacommissione Ambiente e Territoriodell’Assemblea regionale siciliana al condono che prevede disanare gli abusi edilizicommessi entro la fascia di 150 metri dal mare (a inedificabilità assoluta). Una decisione cheLegambientecritica e boccia ricordando che laSiciliaè una delle regioni dove ilcemento abusivo dilaga, come emerge anche dall’ultimo report nazionaleAbbatti l’abuso.Anci, l’associazione dei sindaci, ritiene più prudentemente che sia “indispensabileunconfrontocon gli Enti locali vista la rilevanza del tema e l’impatto che l’attuazione di una norma di questo genere potrebbe avere suicomuni“, hanno dichiarato PaoloAmentae Mario EmanueleAlvano, presidente e segretario generale dell’Anci. “Consideratal’importanzadella questione – aggiungono Amenta e Alvano –Anci Siciliaconvocherà nei prossimi giorni la propria commissioneUrbanisticacon il fine di realizzare un confronto fra esperti e amministratori locali dell’Isola per comprenderel’effetto di tale modificanormativa sui territori”. Secondo il dossier diLegambientesulle mancatedemolizioniin Italia nelle cinque regioni più a rischio, nei comuni costieri siciliani presi in esame il rapporto tra ordinanze di demolizione eseguite e quelle emesse è del19 per cento. Dato che scende alcinqueper cento per la provincia diCataniae al5,6 per centoper quella diSiracusa. Risalendo la classifica, la provincia diRagusa(15,9 per cento), diTrapani(18 per cento), diPalermo(18,3 per cento), diMessina(19 per cento), e diAgrigento(37,9 per cento). L’unica provincia che manca all’appello è quella diCaltanissettacon i comuni di Gela e Butera che non hanno risposto al questionario di Legambiente. “Mentre in Sicilia si fafatica a demolire gli abusi ediliziesistenti anche in zone di inedificabilità assoluta, all’Assemblea Regionale Siciliana si continuano a proporre disegni di legge per improbabilisanatorie edilizieche già in passato sono stati dichiaratiincostituzionali– ricorda TommasoCastronovo, di Legambiente Sicilia – come ha fatto nel 2022 la Corte costituzionale con la legge regionale 19 del 2021, che prevedeva il condono anche nelle aree sottoposte avincolo di inedificabilità assoluta. La Sicilia non ha bisogno di condoni, ma di legalità”. “La Sicilia – commenta StefanoCiafani,presidente nazionale di Legambiente – è una delle regioni del Sud Italiapiù esposte all’invasione del mattone illegale. Per arginare questa fenomeno, è fondamentaleintervenirea livello nazionale e territoriale. Quello approvato ieri è l’ennesimo tentativo, palesemente anticostituzionale, diaggirarenell’Isola le leggi nazionali in materia diabusivismoedilizio. Il primo tentativo era stato fatto nel 2016, con un emendamento identico che venne approvato in Commissione e dichiaratoinammissibiledal presidente dell’Assemblea regionale. Ci auguriamo che accada lo stesso anche in questo caso. Al governoMelonichiediamo, invece, di contrastare questo colpo di mano annunciando, come è già successo con la legge regionale del 2021,l’impugnazionedel provvedimento, se dovesse essereapprovatodall’Assemblea regionale, davanti alla Corte costituzionale”.