Case in vendita, in Sicilia tempi più alti per passare dall’annuncio all’acquisto

Case in vendita, in Sicilia tempi più alti per passare dall’annuncio all’acquisto

Ci vogliono 133 giorni in media per vendere una casa aMessina, 134 aPalermo, e 151 aCatania. Il calcolo, che viene dal sito specializzato in compravendite immobiliari Tecnocasa, mostra una media molto più alta nelle tre città metropolitane siciliane rispetto al resto d’Italia, dove la media è di 104 giorni. tempi che si prolungano fino a 138 giorni se si parla dell’hinterland delle grandi città, e che scendono a 130 nella media provinciale italiana calcolata sui dati di gennaio 2023. Nella sfida “temporale” vinconoBologna e Milano, che si confermano le città più veloci con 50 e 55 giorni. Segno di un mercato immobiliare particolarmente vivo nelle due città, e confermato anche dal miglioramento rispetto alla rilevazione fatta da Tecnocasa un anno fa, quando per Milano i giorni necessari erano 57, mentre per Bologna 72. In termini assoluti è però Bari a segnare la migliore performance sulla diminuzione dei tempi medi, passando dai 153 a 121 giorni in un anno. Tra i capoluoghi di regione è invece Palermo ad avere la “maglia nera” per i tempi lunghi (134 giorni), con Genova a quota 130. Nelle realtà dell’hinterlanddelle metropoli occorrono come detto138 giorni, con una velocizzazione delle transazioni di 6 giorni rispetto al gennaio 2022. I tempi di vendita più brevi si segnalano nell’hinterland diFirenze(116 giorni) nonostante il leggero peggioramento di 6 giorni. Segue l’hinterland diVerona(121). Nei capoluoghi di provincia chi decide di vendere casa deve mettere in conto mediamente 130 giorni, decisamente meno di quanti ne avrebbe impiegati un anno fa quando ne occorrevano 138. C’è stata quindi una contrazione di 8 giorni che ha fatto in modo che anche nei capoluoghi di provincia si raggiungessero i livelli minimi degli ultimi dieci anni. I dati analizzati evidenziano che chi ha acquistato casa fino a Gennaio 2023 ha velocizzato le decisioni di acquisto, sia a causa della bassa offerta sul mercato sia per timore di incappare in ulteriori aumenti dei tassi di interesse. Veloci anche gli investitori che intendono impiegare la liquidità messa da parte per evitare che sia erosa dall’inflazione crescente.