Catania, a Bicocca i detenuti impegnati per la “Giornata del teatro”

“Ho fatto un sogno: ero nel posto piùbelloegiustodel mondo”. Inizia così il racconto “il carcere”, scritto da uno deidetenutinella Casa CircondarialeBicoccadi Catania. Il racconto di un sogno, certo, ma con dentro le riflessioni di chi alla pena, alla propria vita e al futuro “libero”, pensa in modo concreto. Anche grazie alteatro. Il testo – di prossima pubblicazione – è frutto del lavoro svolto dai detenuti all’interno dell’istituto penitenziario nellaboratorioteatraleretto da CinziaCaminitie MarcoPisano, nato all’interno del ProgettoKoinè– Presidio per la Giustizia Minorile e di Comunità della Sicilia Orientale, finanziato dalla Cassa delle Ammende e dalla Regione Siciliana, di cui è capofila la Cooperativa Prospettiva Futuro di Catania. L’occasione per presentarlo è stato ilConvegnosulle pratiche creative di arte e teatro in carcere, tenuto lo scorso 30 e 31 maggio all’interno della Casa Circondariale di Bicocca. Una giornata inserita nel calendario della “Giornatanazionaledel Teatro in carcere“, giunta all’XI edizione, e che ha visto andare in scena, in entrambe le giornate, trespettacoli. I primi due, LaProfezia(andato già in scena lo scorso dicembre), e liberamente ispirato alPrometeodi Eschilo, e La Furia di Orlando (basato sull’opera dei pupi) che debutterà a fine luglio con scene e costumi messi a disposizione dal Teatro Stabile di Catania, sono stati una prova aperta a cura de gli attori detenuti della compagnia gli “ir-ritati in Catarsi”, dell’associazione La Poltrona Rossa presieduta da IvanaParisi. Il terzo,Storie di Giufàè stato alla sua prima messa in scena davanti al pubblico del laboratorio all’interno del progetto Koiné. “Ilsenso del teatro in carcere– spiega la regista e autrice teatraleCinzia Caminiti– non è quello di arrivare alla rappresentazione finale, ma è il percorso, sinergico. La scelta di rappresentare le Storie di Giufà è stata fatta dalla compagnia. Loro hanno scritto un testo molto toccante sulla loro esperienza, ma hanno deciso di non rappresentarlo, perché leggendolo avrebbero dato un dolore ai propri familiari. E allora ci siamo dati alle novelle della cultura popolare siciliana, puntando su Giufà.Un eroe buono, un po’ saggio e un po’ sciocco.Che rappresenta bene come il teatro sia libertà”. PerIvana Parisi, invece, la scelta di rappresentare una tragedia greca non è casuale. “Raccontano la vita le tragedie, raccontano i sogni e il coraggio di esporsi, coraggio di condividere e dire no e di vivere una vita interiore. Abbiamo creduto inuna sfida grossissima.Sfida accettata, con un sentimento di grande fratellanza e fiducia”, ha concluso Parisi. L’evento è stato poi intervallato da una tavola rotonda che ha messo a confronto le realtà creative attive presso la struttura detentiva catanese. Ad organizzare l’evento, la Direzione della Casa Circondariale, l’area Giuridico Pedagogica, la Cooperativa “Prospettiva Futuro” e l’Associazione Culturale “La Poltrona Rossa”. A fare gli onori di casa, il direttore della Casa Circondariale GiuseppeRussoe il responsabile dell’Area Giuridico Pedagogica MaurizioBattaglia. Tra gli ospiti in presenza e online il Direttore dell’Istituto Penale per Minorenni di Catania Bicocca MariaCovato, il professore VitoMinoia, docente dell’università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere; ancora PieroMangano, presidente del CNCA Sicilia; DomenicoPalermodirettore del Progetto Koinè – Presidio per la Giustizia Minorile e di Comunità della Sicilia Orientale; il professor EnricoLanza, docente di diritto penale dell’Università degli Studi di Catania; il professore e Musicista AngeloLitrico; RosariaSicaridocente del Laboratorio d’Arte nella Casa Circondariale Bicocca; GioacchinoPalumbo, regista e professore dell’Accademia delle Belle Arti di Catania; GiovanniQuadriopsicologo e arteterapeuta. Tra gli interventi più apprezzati quello di AlessandroDe Filippodocente di Cinema Fotografia e Televisione, all’Accademia delle Belle Arti di Catania, e nel 2005 autore dei documentari “Isola” e “Cattura” realizzati proprio all’interno della Casa Circondariale Bicocca. Presenti anche i registi dei laboratori di teatro in carcere, SamanthaIntelisano(Augusta) RitaStivale(CL); IvanaParisi(La Poltrona Rossa), CinziaCaminitie MarcoPisano(Prospettiva Futuro).