Si infittisce la collaborazione scientifica tra le Università di Catania e Cracovia, grazie a un accordo di cooperazione che è stato siglato dai rettori Priolo e Mazur, centrato sui sui temi della ricerca e della didattica. L’intesa, il “Memorandum of Understanding” di durata quinquennale, permetterà di avviare progetti congiunti di ricerca e di formazione, oltre che lo scambio di docenti, ricercatori, dottorandi, specializzandi e studenti, a partire da attività condotte dai dipartimenti etnei di Scienze politiche e sociali e di Economia e Impresa. Sarà possibile organizzare insieme workshop e seminari su temi di reciproco interesse, quali ad esempio quelli legati alle emigrazioni, un ambito che riguarda – seppur con origini e caratteristiche differenti – tanto la Sicilia quanto la Polonia. I singoli progetti verranno successivamente disciplinati da specifici accordi che stabiliranno i termini e le
condizioni delle attività, compresa la proprietà intellettuale dei prodotti della ricerca.
Benefici in nuove aree di cooperazione
“Questo nuovo accordo – ha dichiarato il rettore Priolo, affiancato dalla pro rettrice Francesca Longo e da Salvatore Ingrassia, docente di Statistica al Dei e promotore dell’intesa – rappresenta la formalizzazione di attività di cooperazione intraprese sul piano scientifico negli anni scorsi che adesso intendiamo istituzionalizzare, rafforzare ed estendere anche ad altri settori disciplinari, perché crediamo molto nella partnership con il prestigioso ateneo polacco”. “Per noi è un momento davvero importante – ha aggiunto il rettore Mazur, che era accompagnato dal pro rettore Pawel Lula e dal direttore del dipartimento di Economia e Organizzazione aziendale Andrzej Jaki – sono convinto che dalla sinergia tra i nostri due atenei possano scaturire benefici per entrambi, in nuove aree di cooperazione, e progetti che garantiscano risultati concreti e proficui, proponendo ad esempio soluzioni riguardo alle questioni legate alla recente crisi ucraina, tra cui un fenomeno migratorio di proporzioni davvero drammatiche per il nostro Paese”.