I locali dell’ex ospedale Ascoli Tomaselli di Catania diventeranno un campus universitario. il complesso si trova infatti adiacente alla cittadella universitaria del capoluogo etneo, e recentemente era stato utilizzato come punto tamponi da Asp. L’accordo tra Regione siciliana, proprietaria della struttura, e università di Catania che ha l’immobile in comodato d’uso, era stato preso ad aprile del 2022, ma si è finalmente pronti per la fase operativa. La Cgil, il Sunia e l’Udu di Catania “accolgono con soddisfazione” la notizia della destinazione. I tre sindacati auspicano peró tempi rapidi per il completamento del necessario iter burocratico affinché i lavori procedano.
Leggi anche – Catania, l’ex Vittorio Emanuele ospiterà gli studenti: accordo tra Regione e Unict
250 i posti letto. Ma ne servono ancora
“È una buona notizia che 250 posti letto si sommeranno a quelli già disponibili- commentano il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, unitamente alla segretaria del Sunia, il sindacato degli inquilini, Agata Palazzolo – sebbene siamo ancora lontani dal fabbisogno reale. Proprio la scorsa settimana avevamo denunciato insieme a Udu e Sunia, che a fronte di 1938 iscritti fuori sede sono soltanto 680 i posti disponibili. Senza contare che la richiesta reale è di 2731 studenti pur residenti nella provincia etnea, abitano a decine e decine di chilometri dal centro città, tanto da dover necessariamente affittare un alloggio a Catania. Il problema dunque rimane, e nell’attesa che l’Ascoli Tomaselli diventi disponibile, la gestione va affrontata immediatamente, magari tenendo conto anche delle potenzialità di altri campus, come quello dell’ ex Vittorio Emanuele. Per tutto questo ribadiamo la necessità di un incontro con Ersu, Università e Comune di Catania”. Per il responsabile dell’Udu, Unione degli universitari, Damiano Licciardello: “Quanto appreso ci incoraggia e ci rende fiduciosi sul futuro. Un primo passo è stato compiuto nella direzione giusta. Sappiamo però che queste soluzioni e progetti hanno bisogno di un iter lungo e non privo di attese. Serve dunque che dall’Ateneo arrivino risposte in tempi brevi per il bene degli studenti e di tutta l’Università di Catania”.