“Catania, vaccini a tutti meno che agli insegnanti”

Se vivi a Catania e provincia e sei un insegnante – di ruolo o precario poco importa – ma per un qualunque motivo non hai avuto accesso alla campagna vaccinale per il Covid 19 nei suoi primi mesi… puoi perdere le speranze. Non ci sono vaccini per te. E nemmeno indicazioni sulla riapertura alla categoria. Questo è quanto succede da circa tre settimane a Catania: chi tra gli insegnanti non ha voluto o potuto prenotare la propria dose di vaccino nei mesi successivi, non ha speranze di farlo adesso. Il sistema, infatti, rimanda sempre lo stesso messaggio: nessuna disponibilità. Le prime volte non ci fai caso, pensi che si sbloccherà qualcosa da lì a poco. Ma i giorni passano, la “campagna vaccinale” apre le porte a nuove categorie e tu, che in teoria potevi già essere vaccinato a febbraio ma magari, nel frattempo, avevi già avuto il Covid ed eri ancora immunizzato, beh, tu non riesci a prenotare. I tuoi amici, i genitori, i vicini di casa a turno prenotano, in due minuti netti, tramite app e per loro in ventaglio delle possibilità è sempre ampio e comodo. Ma niente, per te “Non c’è disponibilità”. Allora ti assale il dubbio che possa esserci qualcosa di strano, chiami una, due, tre volte il call center dedicato e loro ti dicono che, purtroppo, non ci sono dosi disponibili. Mentre lo fai il tuo amico ti manda la foto della sua prenotazione, fatta su Catania, due minuti prima. Allora cominci a chiedere in giro, ai colleghi, e scopri che anche per loro è tutto, misteriosamente, bloccato da giorni e giorni. Non siamo in due, non siamo in tre: centinaia di persone, di ogni fascia d’età, impossibilitate a procedere alla prenotazione di un vaccino per il quale si stanno facendo ore ed ore di pubblicità, definendolo un nostro diritto, ma anche un dovere. Segnalazioni ai call center, segnalazioni all’Asp, moduli di reclamo, visite all’Hub vaccinale: tutto inutile. Nessuno sa spiegarci perché, qualcuno ipotizza un bug del sistema. Finalmente oggi un’impiegata dell’Hub vaccinale di Acireale conferma i nostri sospetti: le vaccinazioni per gli insegnanti, a Catania e provincia, sono sospese a tempo indeterminato. “Ma come? Il 12 maggio ci avvertivano della possibilità di andare a fare il vaccino anche senza prenotazione e adesso siamo ‘bloccati’? Poco male, nel frattempo ho anche compiuto 40 anni, prenotatemi come over 40!”. “Eh no, sei un insegnante, non possiamo prenotarti in nessun modo”. E quindi? E quindi l’assurdo dopo la beffa: “Se vuole, però, può presentarsi come ‘volontario’ e fare la somministrazione del Johnson e Johnson…”. Detta così più che una scelta da volontari sembra la ricerca di cavie, ma anche volendo dare per buona la proposta, rimane l’assurdo, incomprensibile, assolutamente ingiusto “blocco” per un’intera categoria, tra le più esposte e a rischio visto il continuo contatto diretto con decine di persone in aule piccole e mal aerate. E l’assurda differenza tra chi ha 40 anni ma fa il panettiere e chi ha la stessa età e insegna nelle nostre scuole. Per il primo è subito attiva la prenotazione e, come da tabella ministeriale, avrà il suo vaccino Pfizer o Moderna. Per il secondo… nulla. Non è che vogliamo fare le vittime, siamo davvero vittime di un sistema assurdo, che non mette affatto al primo posto la salute dei suoi cittadini, perdendosi nei meandri bui e puzzolenti di una burocrazia inutile e dannosa. Voglio il mio vaccino. Il Covid, vi garantisco, non guarda la categoria professionale prima di attaccare. Un’insegnante catanese