Cisl Sicilia, Cappuccio resta segretario: “Garantire la messa a terra del Pnrr”

Sebastiano Cappuccio, siracusano, 62 anni, dipendente delle Poste, è stato rieletto oggi al vertice regionale Cisl. A votarlo, il consiglio regionale del sindacato, che rappresenta l’intero universo Cisl dell’isola: cinque Unioni provinciali e interprovinciali, venti federazioni regionali e cinque tra enti, associazioni e istituti di servizio legati al mondo Cisl. Cappuccio, sposato e con una figlia, ha ottenuto 141 sì su 142 votanti, una la bianca. Per Cappuccio quella di oggi è una conferma, arrivata esattamente a tre anni dalla prima elezione. Leggi anche –Fai Cisl Sicilia, Adolfo Scotti confermato segretario. “Non sprechiamo il Pnrr” È nel febbraio 2019, ricordano dal sindacato, che Cappuccio viene scelto per la prima volta quale segretario generale della Cisl siciliana. Tre anni fa a Palermo, stamani nel centro congressi di Taormina dove, tra ieri e oggi, il sindacato ha celebrato il suo XIII congresso regionale, presente il leader nazionale Gigi Sbarra. Il riconfermato segretario ha percorso nella Cisl tutte le tappe della sua carriera sindacale, a partire dalla rappresentanza aziendale e fino alla confederazione nazionale a Roma, prima di rientrare a Palermo e rivestire i panni di segretario organizzativo regionale prima, segretario generale poi. Leggi anche –Femca Cisl Sicilia, rinnovati i vertici: Stefano Trimboli è il nuovo segretario Assieme a Cappuccio il consiglio ha eletto i due componenti della segreteria che affiancheranno il segretario generale. Continueranno nel ruolo: Rosanna Laplaca (Calascibetta, Enna) e Paolo Sanzaro (Sortino, Siracusa). Dopo aver ringraziato l’assise per il nuovo mandato quadriennale, Cappuccio si è soffermato sulla difficile situazione che la regione vive. E a Palazzo d’Orleans ha lanciato un appello: “Riavvii rapidamente il nastro del confronto con le forze sociali, apra a un partneriato che sia garanzia della messa a terra degli investimenti del Pnrr e delle necessarie ricadute sull’occupazione”. “La condivisione tra istituzioni e forze sociali, sia al livello regionale che territoriale”, ha sostenuto, “è precondizione dell’accelerazione che tutti ci auguriamo, dello sviluppo economico e sociale della nostra terra”.