Nella riforma dei Consorzi di bonifica, presentata dal governo regionale e al vaglio delle Commissioni dell’Ars, “mancano i lavoratori. Noi riteniamo che il lavoro stabile e qualificato, nell’ambito della riorganizzazione, sia un elemento fondamentale per il buon funzionamento del sistema irriguo, servizio fondamentale per l’agricoltura”. Lo ha detto Tonino Russo, segretario generale della Flai Cgil Sicilia, aprendo a Palermo un dibattito del sindacato che vede anche la partecipazione di esperti e di esponenti dell’ambientalismo. Attualmente i consorzi di bonifica sono 11 con 1.800 lavoratori, più della metà dei quali precari. Sono strutture gravate da debiti e complessivamente mal funzionanti. “Non siamo contrari all’ istituzione di quattro grandi enti – ha sottolineato Russo – ma va messo a punto tutto il pezzo che riguarda il personale, va superata la precarietà e i lavoratori vanno riqualificati”.
Acqua e colture ad alto reddito
“I consorzi sono uno strumento indispensabile nel territorio dove si sviluppa un’attività agricola di qualità – ha detto il professore Salvatore La Bella, docente alla facoltà di Scienze agrarie dell’Università di Palermo, intervenendo al dibattito – e finora è andata male. Quest’anno ad esempio la rottura delle reti idriche, la discontinuità nell’erogazione e la qualità non buona delle acque – hanno influenzato danneggiandole le produzioni estive. Un sistema efficiente – ha sottolineato La Bella – è fondamentale per l’agricoltura, la presenza di acqua consente peraltro colture ad alto reddito e buone performance qualitative e quantitative”. Per l’esperto “la riforma tecnico- amministrativa deve anche garantire forme di tutela per chi utilizza l’acqua in caso di mancata erogazione, non solo per i fornitori”.
Flai Cgil: disagi di ogni tipo e stipendi arretrati da mesi
“La battaglia per la riforma dei consorzi – ha rilevato il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino – è battaglia che come Cgil e Flai conduciamo da tempo. Una buona riforma può essere un risultato fondamentale per il mondo dell’agricoltura, ma deve essere un risultato anche per i lavoratori, che sono andati avanti in mezzo a disagi d’ogni tipo, fino a non prendere gli stipendi per mesi. Non può sfuggire – ha aggiunto Mannino – che servizi di qualità e lavoro di qualità sono due elementi di un stesso obiettivo: un sistema che consenta di decollare alla nostra agricoltura e all’occupazione.
Consorzi di bonifica: la sfida dei cambiamenti climatici
Silvia Spera, segretaria nazionale Flai Cgil, concludendo il dibattito ha detto: “Siamo qui per dire alla Regione alcune cose precise . Veniamo fuori da una situazione complicata, di commissariamenti che hanno indotto difficoltà e la sfiducia nei lavoratori di riuscire a fare il loro lavoro. I consorzi di bonifica sono tema centrale per la salvaguardia del territorio a fronte anche dei cambiamenti climatici. Finalmente una riforma, finalmente il sindacato può rivendicare buona occupazione e prospettive”.