“Chiuderà ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria a garantire beni e servizi essenziali”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel suo messaggio in diretta Facebook di pochi minuti fa. Secondo quanto dichiarato da Conte il governo, insieme a sindacati e associazioni di categoria “ha lavorato tutto il pomeriggio per stilare una lista dei servizi più necessari”. Conte, che ha iniziato il messaggio con un riferimento alle vittime – oggi il record con quasi 800 morti dovuto al coronavirus -, dichiarandosi consapevole degli sforzi richiesti agli italiani, ha però precisato che “tutti i supermercati resteranno aperti, come i negozi di generi alimentari e di prima necessità”. E, a differenza di quanto accaduto in Sicilia con decisione del presidente della Regione Nello Musumeci non ci sarà “nessuna restrizione sui giorni di apertura dei supermercati, quindi non c’è ragione di fare una corsa agli acquisti”, ha specificato. Resteranno aperte anche le farmacie e le parafarmacie così come saranno garantiti i servizi bancari, assicurativi, postali e i trasporti, pur con le limitazioni già in atto fino al 3 aprile, e tutte le “attività connesse a quelle essenziali”.
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Nessuna lista delle attività produttive da chiudere
Conte, che non ha fornito una lista delle attività produttive ed economiche che dovranno restare aperte, ha anche dichiarato che “al di fuori delle attività rilevanti consentiremo solo attività in Smart working”. Secondo Conte si tratta quindi di un rallentamento “del motore produttivo del Paese ma non lo fermiamo”. Una decisione “non facile che predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio, con l’emergenza sanitaria che, lo avevamo previsto, si sta tramutando in piena emergenza economica. Ma a voi tutti dico: lo Stato c’è, le misure straordinarie ci consentiranno di rialzare la testa e ripartire quanto prima. La vita è il bene più importante. Non rinunciano al coraggio e alla speranza del futuro. Uniti c’è la faremo”, ha concluso Giuseppe Conte.