Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato un nuovo decreto per contrastare la crisi economica e sociale dovuta all’emergenza sanitaria da coronavirus. Il Dpcm, illustrato in diretta sui Social network come ormai consuetudine, è “stato firmato” e dispone l’erogazione immediata di 4,3 miliardi ai Comuni. Si tratta di un anticipo del fondo solidarietà comunale pari al 66 per cento, che permetterà di far fronte anche ai posticipi dei pagamenti Imu e Tari disposti in tutta Italia. La scadenza, come spiegato dal presidente Conte, è stata anticipata da maggio.
Leggi anche – Covid-19, 100 milioni per la spesa alle famiglie siciliane
400 milioni per la spesa delle famiglie
Conte annuncia inoltre un secondo provvedimento: una ordinanza della Protezione civile “dove aggiungiamo ulteriori 400 milioni, come ulteriore anticipo che destiniamo ai comuni con il vincolo di usarli per le persone che non hanno la spesa”, ha spiegato Conte. Il provvedimento, che in Sicilia si aggiunge a quello da 100 milioni deliberato oggi dalla Regione siciliana, secondo quanto dichiarato in diretta dal ministro all’Economia Roberto Gualtieri, “sarà operativo già da lunedì”. I Comuni potranno quindi erogare buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari, tramite tutta la catena del terzo settore. “Molte sofferenze – ha spiegato Conte – si sono acuite, e nel sacrificio di tutti dobbiamo aiutare chi è in maggiore difficoltà”. Conte ha annunciato inoltre misure rafforzate per favorire le donazioni da parte di produttori ai distributori: “Non tassiamo la solidarietà”, ha dichiarato. Il presidente del Consiglio invita inoltre la Grande distribuzione organizzata “ad aggiungere da loro un 5 o 10 per cento di sconto a chi acquista con questi buoni spesa”. Entrambe le misure sono state attuate d’intesa con Anci, l’Associazione dei comuni italiani, con Conte che ha ringraziato il presidente Antonio Decaro, sindaco di Bari, collegato in diretta.
Bonus del Cura Italia: erogazioni entro il 15 aprile
Nel corso della conferenza stampa online, spazio anche per una comunicazione inerente i tempi dei provvedimenti previsti dal Cura italia. “Stiamo lavorando intensamente, in particolare con la ministra Nunzia Catalfo e Inps, perché le misure da 25 miliardi arrivino subito nelle tasche delle famiglie. Non è semplicissimo, sono 16 misure di differente tipologia per 10 miliardi e platea di 11 milioni di persone”. Conte spera che i tempi burocratici “non vengano dimezzati, ma azzerati. Su questo voglio essere intransigente. Coloro che hanno diritto della cassa integrazione, ordinaria e in deroga, ne devono usufruire nel più breve tempo possibile. Se possibile anche prima del 15 aprile, data fissata dai decreti”. Stessi tempi “anche per i vari bonus indennizzi, come quello da 600 euro per iscritti alla gestione separata Inps, lavoratori autonomi, agricoli, dello spettacolo, e per creare percorsi accelerati per godere dei nuovi congedi parentali da Covid-19. Stiamo facendo di tutto perché già potendo presentare la domanda dal cellulare con un pin semplificato si possa ottenere da subito la disponibilità delle somme”, ha concluso Giuseppe Conte.
Gualtieri: “Le parole di Von der Leyen sbagliate”
Spazio infine anche ai temi europei. Rispondendo alla domanda di un giornalista in collegamento, inerente le dichiarazioni della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen che ha definito i cosiddetti coronabond “uno slogan su cui non lavorare”, il ministro dell’Economia Gualtieri ha detto senza mezzi termini che “le parole di Ursula Von der Leyen sono sbagliate”. Gualtieri ha proseguito difendendo l’ipotesi degli eurobond da emettere per l’emergenza. “Sono la risposta più adeguata e ci aspettiamo che tutti si rendano conto che l’Europa deve essere all’altezza della sfida, anche la presidente della Commissione europea”, ha concluso Gualtieri. Sul tema Conte ha invece dichiarato che “l’Europa deve dimostrare se è all’altezza di questa chiamata con la Storia. La Storia non avvisa, è uno shock simmetrico che riguarda tutti i sistemi economici e sociali degli Stati membri, non c’è un Paese esente. Si tratta di dimostrarsi adeguati o no. L’Italia si sta dimostrando completamente consapevole della reazione necessaria. Io mi batterò fino all’ultima goccia di sudore per ottenere una risposta Europea forte, rigorosa e coesa”.