Tornano a crescere i dati del contagio da Covid-19 in Sicilia. I nuovi positivi nell’isola, scrive l’Ufficio statistiche del Comune di Palermo, sono stati 1.106, il 36 per cento in più rispetto ai sette giorni precedenti. “Come si evidenzia la settimana appena conclusa ha fatto registrare un preoccupante incremento dei nuovi positivi e degli ingressi in terapia intensiva”, sottolinea il dirigente Girolamo D’Anneo. “Sono invece diminuiti i ricoverati e le persone decedute”, continua il dirigente.
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Impennata di contagi
Il trend – sottolinea l’ufficio di Palazzo delle Aquile, che elabora i dati della Protezione civile regionale – è in crescita già da qualche tempo. I nuovi positivi, due settimane fa, erano cresciuti di quasi il quattro per cento. Negli ultimi sette giorni l’impennata, con ilil rapporto fra tamponi positivi e tamponi effettuati che passa dall’uno all’1,5 per cento. Gli attuali positivi sono 3.650, in crescita di 87 unità rispetto alla settimana precedente. Le persone in isolamento domiciliare sono 3.504, quasi cento in più rispetto ai sette giorni precedenti. Se le terapie intensive preoccupano, è consolante il dato dei ricoveri. Sono 146 gli ospiti delle strutture sanitarie, 12 in meno in una settimana. Le terapie intensive occupate sono 17, due in più rispetto ai sette giorni precedenti.
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Tasso di letalità stabile
Nella settimana appena conclusa, infatti, si sono registrati nove nuovi ingressi in terapia intensiva. “Il 200 per cento in più rispetto ai tre della settimana precedente”, annota l’Ufficio statistica. Il numero dei guariti, 223.648, è cresciuto di 1.008 unità rispetto alla settimana precedente. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari al 96 per cento, in linea con il dato di domenica scorsa. Le persone scomparse sono state 11, e portano il totale dei morti con o per Covid a 5.992, Resta stabile al 2,6 per cento il tasso di letalità (deceduti sul totale dei positivi) come ormai dal 17 aprile. I ricoverati rappresentano il quattro per cento degli attuali positivi, mentre i ricoverati in terapia intensiva lo 0,5 per cento.
