A causa delle festività di Santa Rosalia e quindi della chiusura dell’Assemblea regionale siciliana, la manifestazione che il sindacato Sifus aveva indetto per giorno 14 luglio, verrà anticipata a martedì 13 luglio dalle ore 10 alle 19 in piazza Parlamento a Palermo. Le ragioni della manifestazione del 13 luglio, tuttavia, rimangono fermamente le stesse: il sostegno pieno al disegno di legge 1009 pro tempo indeterminato promosso dal Sifus e presentato da ben nove deputati di maggioranza ed opposizione (onorevoli Galvagno, Figuccia, Lo Giudice, Barbagallo, Fava, Tamajo, Cannata, Amata, Ragusa).
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“Accelerare i tempi del decreto”
La manifestazione si propone l’obiettivo di stimolare pertanto, la classe parlamentare ad accelerare i tempi ed approvare il Ddl 1009 che si pone in netta contrapposizione con il Ddl presentato dal Governo Musumeci. Infatti, mentre il Ddl 1009 si pone l’obiettivo strategico di fare sistema tra territorio, patrimonio boschivo, ambiente, turismo e lavoro in maniera da approdare al tempo indeterminato per tutti i forestali, il disegno di legge del Governo Musumeci, rappresenta una “sparata pre-elettorale” e si propone di bocciare definitivamente il tempo indeterminato, il turnover e di aumentare, entro quattro anni, una manciata di giornate ai forestali (i 78isti e i 101sti transiterebbero in un contingente di 120 giornate e i 151isti in uno di 180 giornate) che da oltre 30 anni sono precari.
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“Segnale chiaro all’Ars”
“I forestali devono dare un segnale forte, chiaro, preciso e determinato al parlamento siciliano”, ha dichiarato Maurizio Grosso, segretario generale del Sifus, “poiché il nostro Ddl 1009 rappresenta l’ultimo treno per il superamento della loro condizioni di precari storici. La proposta di legge del Governo Musumeci è un palliativo che serve, in sintonia con le sceneggiate tragicomiche dei sindacati confederali (si sono sempre opposti alla stabilizzazione e ai tempi di Cracolici sostenevano in pompa magna la sua proposta che prevedeva financo all’articolo 21 la cancellazione delle garanzie occupazionali), per frenare il raggiungimento del tempo indeterminato storicamente voluto dal Sifus”.
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“Davide contro Golia”
“Chi non sostiene il Ddl 1009”, ha concluso il segretario generale del sindacato dei forestali, “rischia di assumersi la responsabilità di lasciare tutto com’è, fermo restando che, oramai, spesso e volentieri Davide batte Golia”.