Di iniziative di contrasto alla denatalità e allo spopolamento si è parlato nel corso del Consiglio regionale dell’Anci Sicilia svoltosi stamattina a Palermo, alla presenza del presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, Adriano Bordignon , e del presidente del Forum per la Sicilia, Dario Battaglia. Nel corso dell’incontro è stata sottolineata l’urgenza e la necessità di affrontare in maniera strutturale e concreta la crisi demografica siciliana, con l’Isola che ha perso 170 mila abitanti in dieci anni. L’incontro ha visto al centro sia il tema della denatalità che il fenomeno dello spopolamento ed è stata espressa la volontà dell’Associazione di proseguire il confronto con il Forum delle Associazioni familiari per valutare iniziative e interventi da porre in essere nei prossimi mesi anche per far sì che possano acquisire nel dibattito politico regionale la centralità che meritano.
“Seguiranno azioni specifiche sul territorio”
“Il confronto di oggi – spiegano il presidente e il segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano – è stato solo un primo momento al quale seguiranno azioni specifiche sul territorio. Bisogna, infatti, partendo dalle concrete iniziative che possono mettere in campo i comuni, declinare il tema nelle scelte politiche regionali e pianificare investimenti e azioni che contrastino la denatalità e favoriscano l’interesse a rimanere nel proprio comune”. “Il fenomeno dello spopolamento, in particolare per la Sicilia, da tempo – aggiungono Amenta e Alvano – non riguarda più solamente i piccoli comuni delle aree montane e interne, ma coinvolge, come dimostrano gli ultimi dati statistici, anche le più grandi città dell’Isola”. “L’emorragia demografica – conclude il presidente dell’Anci Sicilia- sta impoverendo sempre di più i nostri territori privando le comunità della speranza nel futuro e nello sviluppo dell’Isola ed è arrivato il momento di intervenire concretamente anche attraverso le scelte che stanno interessando il sistema dei trasporti, la riorganizzazione della sanità territoriale e della rete scolastica”.