Dagli stranieri il 9% della ricchezza d’Italia. Guadagnano meno degli italiani
Sonocinque milioni, l’8,6 per cento della popolazione residente, ma producono il9 per centodel Prodotto interno lordo italiano. Sono glistranieri, che portano all’economia italiana154 miliardi di euro. Unaproduttivitàpiù alta della media che si spiega già con un primo dato: l’età media dei cittadini stranieri è più bassadi circa dieci anni,35,3 contro i 46,9degli italiani. Sono dati diffusi nelle scorse settimane dalRapporto 2023 sull’economia dell’immigrazione della Fondazione Leone Moressa, che mostra anche un altro macrodato: al Nord l’impatto degli stranieri è ben superiore che al Sud: in Sicilia è solo del 3,7 per cento. Il massimo dell’impatto economico degli stranieri si ha inEmilia-Romagna, dove i lavoratori senza cittadinanza italiana producono19,8 miliardi di “Pil”, il12,7 per centodel totale. In valore assoluto il dato è però il terzo, con laLombardiaa guidare la classifica con37,6 miliardidi euro (il 9,8 per cento dell’economia regionale), seguita dalLazio, dove si arriva a19,95 miliardi, il 10,4 per cento del Pil locale. La classifica, sia per numeri assoluti che in percentuale, vede poiLiguria(5,8 miliardi, 12,3 per cento del Pil),Trentino-Alto Adige(5,25 miliardi, 11,2 per cento),Veneto(17,18 miliardi, 11 per cento), Toscana (12,08 miliardi, 11 per cento del Pil) tutte sopra il 10 per cento di “valore aggiunto” all’economia locale. La prima regione del Sud, l’Abruzzo, segna invece 1,98 miliardi pari al 6,3 per cento del Pil locale.Tutte del Sud le regioni sotto il 4 per cento:Sicilia(3,22 miliardidi euro, 3,7 per cento del Pil),Molise(207 milioni, 3,3 per cento),Puglia(2,48 miliardi, 3,3 per cento) eSardegna(1,10 miliardi di euro, l’1,10 per cento del Pil). Leggi anche –Stipendi, anche in Sicilia sono in crescita. Ma restano i più bassi d’Italia Il rapporto fornisce anche un quadro deicontributi Irpefper regione e provincia. A fronte diredditi mediamente più bassi di un terzo(oltre23 mila eurola media italiana,15 mila per i nati all’estero), mediamente un lavoratore straniero contribuisce con le proprie tasse con3.460 euro annuali,2.190 euro in menodella media dei lavoratoriitaliani. Per quanto riguarda laSicilia, a fronte diretribuzioni nettamente più bassedella media nazionale (18 mila euro per i cittadini italiani, 11.460 per i nati all’estero), il gettito Irpef diventa di2.580 euro per ogni lavoratore stranierocontro 4.380 per gli italiani. Redditi bassi che però incidono sulla media totale del gettito per il5,4 per cento, ben più del rapporto della popolazione straniera nell’Isola su quella totale (il3,7 per cento). Leggi anche –Stipendi, grandi differenze tra Nord e Sud: a Ragusa sono i più bassi d’Italia La provincia record in questo caso èRagusa, che arriva all’11,4 per cento di gettito Irpef da lavoratori stranieri. La provincia iblea è del resto l’unica che in questi anniha aumentato la popolazione residentee haattirato lavoratori stranieri, come mostrano i dati Istat. Spesso impegnati in agricoltura nella cosiddetta “area trasformata”, la provincia iblea è quella con iltasso d’occupazione (e quindi di media di reddito da lavoro dipendente in rapporto alla popolazione) più alto, ma anche quella con i redditi medi più bassi. Fattori che delineano lo stato di fatto: a fronte di unreddito medioper gli stranieriinferiore ai 10 mila euro mensili(9.760),ogni straniero ha versato 1.640 euro di Irpef. Si tratta di una differenza di580 euro in menorispetto al gettito medio dai lavoratori italiani nella provincia (2.220 euro), a fronte però diretribuzioni per gli italiani superiori di 6.890 euro, cherestano comunque le più basse d’Italia.