Dall’edilizia tradizionale alla creazione di un portale online innovativo, “EdilGo”, destinato a trasformare il settore attraverso l’intelligenza artificiale e il machine learning. È la storia di Roberto Bonetti e Carlo Guatterini, rispettivamente trentatré e venticinque anni, entrambi con precedenti esperienze in imprese di costruzione, ma poi lentamente transitati nel mondo della digital transformation. Roberto è ingegnere edile, ma anche gestionale (seconda laurea) e ha un master in digital transformation, tutti conseguiti all’Università di Bergamo. Carlo ha una laurea in Business Management alla Pearson Business School di Londra. In questa intervista raccontano la nascita di EdilGo e le potenzialità del progetto.
Qual è la business idea che ha ispirato la nascita di EdilGo?
Risponde Carlo: “L’idea è nata ai tempi dell’Università. Il modo in cui le imprese di costruzione operavano era rimasto invariato negli anni, anche se il mondo si era evoluto. Tutto ciò ha funzionato fino a quando non è arrivata la crisi economica e le imprese hanno cominciato a fallire una dopo l’altra. In questa situazione drammatica, volevo trovare una soluzione che permettesse alle imprese di rimanere competitive riducendo i costi e rendendo il lavoro più digitale. La soluzione era semplice: permettere loro di abbattere i costi e di rendere il proprio lavoro più agile”.
Considerato che il settore dell’edilizia in Italia è polverizzato in migliaia di piccole, a volte piccolissime imprese, questa sarà una minaccia o una opportunità per la sua start up?
Risponde Roberto: “Potrebbe essere entrambe le cose, l’ago della bilancia è identificato dal tasso di digitalizzazione che queste imprese possono avere. Infatti, l’ostacolo più grande che minaccia l’utilizzo della piattaforma è dato (ahimè) dal ben noto problema culturale digitale e dalle lacune organizzative e strutturali che in altre aziende di pari fatturato, ma che operano in settori diversi, non c’è. Scavalcato questo ostacolo, è assolutamente un’immensa opportunità che le Imprese hanno per sfruttare i vantaggi del network, riducendo le inefficienze e i costi associati all’approvvigionamento di materiali e servizi.
Qual è il vantaggio competitivo che EdilGo ha rispetto ai competitor? E quali sono attualmente i vostri concorrenti?
Carlo: “EdilGo è una soluzione unica nel suo genere poiché offre un prodotto altamente tecnologico, ma che non necessita di particolari competenze per essere utilizzato. Basta un computer o un dispositivo mobile per avere un vero e proprio dipartimento acquisti online. La facilità di utilizzo è infatti una delle principali distinzioni rispetto ai competitor più vicini, sia nazionali che internazionali. A differenza dei complessi software gestionali utilizzati dalle grandi aziende che offrono centinaia di funzionalità, ma che richiedono del personale altamente qualificato che sappia come utilizzarli, EdilGo è talmente semplice che può essere utilizzato dal responsabile degli acquisti, dal project manager o dal titolare stesso dell’azienda”.
La caratteristica più innovativa del portale qual è?
“La forte componente innovativa e l’impiego di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e il machine learning creano una barriera naturale contro soluzioni ‘basiche’ come vetrine online o marketplace generalisti. EdilGo è infatti la prima soluzione al mondo che utilizza il machine learning per l’estrapolazione e la classificazione delle forniture edili da un computo metrico”.
Il mercato dell’edilizia nel Sud è in crescita. In che modo Edilgo pensa di sfruttarlo?
Roberto: “Il mercato dell’edilizia in Italia è in crescita, i dati che arrivano dal Mezzogiorno sono assolutamente degni di nota, il potenziale è enorme, le idee ed i talenti non mancano. Un ruolo molto importante secondo me lo ha avuto il Recovery Plan delle infrastrutture pubbliche ed il tanto amato/odiato superbonus, che spero possa riqualificare interi quartieri e possa far risollevare questo settore. EdilGo potrebbe essere un attore decisivo per riuscire a creare quello che all’estero si fa già da moltissimo tempo: condividere soluzioni, idee, problemi ma soprattutto permettere, con il minor sforzo, di ottenere il maggior risultato”.
Da chi è formato il team? E con quali competenze?
“Il team di EdilGo è composto da 11 ragazzi e ragazze con competenze trasversali nonché background molto diversi tra loro. La metà del team è dedicata allo sviluppo, quindi ingegneri informatici esperti di front-end e back-end e di intelligenza artificiale. L’altra metà è composta da esperti di marketing, commerciali e amministrazione”.
Il progetto imprenditoriale ha beneficiato di programmi di mentoring e/o di incubazione ed accelerazione?
“EdilGo è stata accelerata da Luiss EnLabs, l’acceleratore di LVenture Group, uno dei più importanti fondi di Venture Capital del Sud Europa che ha investito 110 mila euro. Durante il programma di accelerazione durato cinque mesi, abbiamo fortificato il business model e la piattaforma, lanciando ufficialmente EdilGo a fine marzo 2020”.
Ci sono investitori nel capitale di rischio di Edilgo?
“Dopo qualche mese dal lancio di EdilGo, abbiamo chiuso il nostro primo round d’investimento ‘seed’ da 300 mila euro al quale hanno partecipato alcuni Angel Investors dell’Associazione Iag (Italian Angels for Growth), Cdp Venture Capital (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) e LVenture Group, che ha continuato ad investire”.
In che modo il modello di business di EdilGo sarà scalabile?
Carlo: “Il nostro modello è molto scalabile, prima di tutto abbiamo a che fare con un mercato molto vasto dove la maggior parte delle aziende sono di piccola e media dimensione. Queste sono aziende ideali per noi, poiché sono coloro che non hanno i mezzi necessari a compiere una transizione digitale e hanno quindi bisogno di soluzioni ‘smart’ che permettano loro di rendere più efficienti i propri processi senza investire troppe risorse. La nostra visione è semplice: creare le migliori innovazioni per il settore delle costruzioni e creare un vero e proprio ecosistema di servizi, come la contrattualistica o i pagamenti, talmente indispensabili per le aziende che sarà sempre più difficile per loro non scegliere EdilGo”.
La digital transformation potrà realmente cambiare il volto di molti business maturi, ma comunque pilastri dell’economia italiana?
Roberto: “Non solo ritengo che la DT possa trasformare il volto di molti business, ma sono completamente convinto che si tratti di un mutamento naturale che prima viene portato a termine, prima porterà benefici. È inevitabile e scontato che tutto deve essere fatto con tempi e condizioni graduali, senza dimenticarsi che prima di arrivare ad una vera e completa trasformazione digitale con l’impegno coordinato a 360 gradi di processi, tecnologie e prodotti, si deve obbligatoriamente passare dalla digitializzazione e quindi dalla conversione di tutte le informazioni analogiche o fisiche con la quale entriamo in contatto, ad un formato digitale”.