Il maltempo che in questi giorni ha investito l’Isola ha creato danni ingenti alle coltivazioni, soprattutto nella Sicilia sud-orientale. I danni hanno coinvolto migliaia di ettari di terreni e strutture mettendo in ginocchio gli agricoltori siciliani. Le condizioni delle strade e l’incuria di torrenti, fiumi e canali di scolo non hanno attenuato i problemi, con arterie rurali rese impraticabili a causa di detriti, crolli e allagamenti, rendendo complessi anche i soccorsi.
“Attivare immediatamente lo stato di calamità”
Rosario Marchese Ragona, presidente regionale di Confagricoltura Sicilia, dichiara: “Le condizioni meteo avverse e i cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e stanno decimando le nostre produzioni di eccellenza. Le condizioni delle infrastrutture non aiutano ad attenuare i danni, il dissesto idrogeologico che ne deriva riduce di volta in volta superficie disponibile. Occorre attivarsi immediatamente e tutelare con ogni mezzo l’agricoltura siciliana”. Confagricoltura Sicilia chiede di “attivare immediatamente lo stato di calamità e di prevedere risorse per il ristoro dei danni subiti attivando il Fondo di Solidarietà Nazionale. Facciamo inoltre appello – prosegue Marchese Ragona – al governo regionale affinché si attivi per la convocazione di un tavolo con la Protezione Civile per avviare strumenti utili alla prevenzione dei danni: occorrono opere di bonifica straordinaria dei canali di scolo, di riforestazione e di messa in sicurezza”. E nell’immediato, conclude il presidente di Confagricoltura Sicilia “bisogna garantire i giusti ristori agli agricoltori siciliani in tempi certi e celeri”.