Depurazione: l’attività triennale del commissario Giugni ha visto interventi portati avanti per circa il 60 per cento, 23 opere fognario-depurative completate, 26 cantieri di lavori avviati. Ma anche ritardi per ottenere i pareri ambientali da parte degli uffici regionali. Sono alcuni dati della relazione di fine mandato 2020-2023 della Struttura commissariale per la depurazione. A guidare la struttura è stato finora Maurizio Giugni (ordinario di costruzioni idrauliche nell’Università Federico II di Napoli), coadiuvato dai due sub commissari, Riccardo Costanza e Stefano Vaccari. La struttura ha il compito di realizzare gli interventi fognari e depurativi per superare le procedure di infrazione sulle acque reflue aperte dall’Unione Europea. In Sicilia sono stati completati 13 interventi e avviati 22 cantieri dal valore complessivo di oltre 250 milioni di euro. Il testimone passa adesso ai nuovi commissari freschi di nomina: Fabio Fatuzzo, Totò Cordaro e Antonino Daffinà.
Potenziati numerosi depuratori in Sicilia
Complessivamente sino ad oggi in Sicilia sono stati impegnati circa 700 milioni di euro. Aperti importanti cantieri come quelli del collettore Sud orientale di Palermo e dell’adeguamento e potenziamento dei depuratori di Palermo, Castelvetrano, Gela, Furnari, Patti, Campobello di Mazara, Sciacca, del nuovo depuratore di Agrigento e Favara nonché di numerose reti fognarie, come quelle di Agrigento, Palermo, Porto Empedocle, Mazara del Vallo, Marsala, Sciacca e Ribera. Inoltre, sono in corso, da parte della Centrale di Committenza Invitalia, quattro procedure di gara per l’affidamento dei lavori del depuratore di Niscemi, l’adeguamento del depuratore di Ragusa e di Capo D’Orlando e un lotto fognario dell’agglomerato consortile di Misterbianco per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro.
Approvati i progetti di due lotti a Misterbianco
La Struttura commissariale nella scorsa primavera ha anche approvato importanti progetti esecutivi, come quello dell’adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Napoli Est (per quasi un milione di abitanti equivalenti), di Caltagirone, Misilmeri, Gioiosa Marea e due lotti fognari dell’agglomerato consortile di Misterbianco, per un valore complessivo di oltre 380 milioni di euro. Chiuse le fasi progettuali per gli agglomerati di Augusta, Mascali e Acireale. Per l’agglomerato consortile di Catania è stato completato il progetto esecutivo dell’adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Pantano D’Arci. Avviato l’iter autorizzativo, mentre per la maggioranza dei sei lotti fognari sono state completate le progettazioni esecutive e gli iter autorizzativi.
A Catania una ricognizione degli impianti
Catania ha ricevuto molta attenzione. Erano frammentarie informazioni esistenti sullo stato di fatto della rete fognaria. Per completare le fasi progettuali è stato necessario effettuare complesse indagini specialistiche per il rilievo e l’analisi degli esistenti assi fognari (vecchio e nuovo allacciante), e la caratterizzazione delle acque parassite convogliate. È stato, inoltre, necessario un confronto con la prefettura e il ministero dell’Interno per superare l’impasse relativo alla costruzione della nuova Cittadella della Polizia a Librino, con le conseguenti interferenze sul tracciato attuale della rete fognaria. La messa in esercizio delle opere completate, come le reti fognarie di Palermo, e i risultati ampiamente soddisfacenti dei cicli di trattamento, come quelli dei depuratori di Cefalù e Trabia, hanno anche permesso una riduzione degli abitanti equivalenti coinvolti e di conseguenza una diminuzione della sanzione comunitaria a carico dell’Italia per l’inadempimento alla Direttiva Acque.
Autorizzazioni rilasciate dopo un anno e mezzo
Tutto ciò è stato realizzato nonostante in molti casi si siano registrati rallentamenti dovuti ai tempi di ottenimento dei pareri ambientali. Ad esempio i Paur del depuratore di Palermo e di Messina, rilasciati dall’assessorato Ambiente della Sicilia dopo circa un anno e mezzo. “Concludiamo con soddisfazione il nostro mandato alla luce dei concreti risultati ottenuti, frutto di un grande lavoro di squadra che ha permesso la definizione di tante importanti opere a servizio dei territori e l’avvio di molti cantieri funzionali al superamento del contenzioso comunitario e indispensabili per una corretta gestione ambientale delle acque reflue. Cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro alla nuova terna commissariale”, ha sottolineato Giugni, nel ringraziare il precedente commissario Enrico Rolle e ancor prima i commissari regionali, che hanno permesso attraverso il loro operato il raggiungimento degli importanti risultati citati.