“Il governo Schifani, aprendo la stagione del confronto con le organizzazioni sindacali insieme all’assessore alla Funzione pubblica Andrea Messina, ha dimostrato disponibilità al confronto e, come già da noi comunicato, anche per questo è stata sospesa la manifestazione del 24 maggio. Con il blocco delle assunzioni e l’imminente pensionamento della maggior parte del personale delle categorie apicali l’amministrazione rischia il default organizzativo”. A scriverlo il sindacato Cobas-Codir, che annuncia come l’assessore Andrea Messina abbia convocato le organizzazioni sindacali per il giorno 31 maggio al fine di riaprire le trattative sul rinnovo economico del Contratto collettivo dei lavoratori regionali (CCRL) e sulla riclassificazione. “Una fase di verifica, però, sulla reale volontà del governo durante la quale informeremo i lavoratori su tutte le evoluzioni”, annuncia il sindacato, pronto se l’esito del 31 maggio nonn dovesse essere soddisfacente a una “operazione verità”.
Chiesto un “bilancio delle competenze”
Atteso anche la nomina del Comitato direttivo dell’Aran Sicilia e del suo presidente. “Durante l’incontro del 31 – prosegue la nota – chiederemo preliminarmente un adeguamento previsionale degli aumenti economici contrattuali a partire dal 2019 in linea, almeno, con quelli erogati ai più fortunati dipendenti ministeriali delle Funzioni Centrali. Ci riferiremo anche al profilo dell’indennità di amministrazione, in cui i colleghi ministeriali sono stati gratificati, ope legis, da un adeguamento al rialzo di detta indennità che per i regionali si tradurrebbe in aumenti fino a 139 euro mensili. Il Cobas-Codir – prosegue il comunicato del sindacato – chiederà anche l’avvio di una operazione verità sul personale della Regione siciliana. Sono 20 anni, infatti, che la Regione non provvede a fare un ‘bilancio delle competenze’ di tutto il personale regionale, coinvolgendo tutti gli uffici regionali per eseguire una mappatura delle reali funzioni svolte quotidianamente da tutti i lavoratori al di là delle categorie di appartenenza. Ricordiamo che tale operazione è perfettamente fattibile e, nel 2000, fu eseguita in pochi giorni in tutta la Sicilia”.