Trovare lavoro per le persone con disabilità è molto difficile: lo svantaggio nel mercato del lavoro rilevato dall’Istat per il 2019, mostra come tra la popolazione italiana tra i 15 e i 64 anni, risultava occupato solo il 32,2 per cento di coloro che soffrono di limitazioni gravi, contro il 59,8 per cento delle persone senza limitazioni. Un dato che non è migliorato a seguito della pandemia da Covid-19. Si tratta di uno dei tassi più bassi d’Europa, che peggiora ancora se il “focus” si sposta sulle regioni del Sud.
La Sicilia occupa solo il 4,4 per cento del totale italiano
In Sicilia, secondo i dati forniti da Inclusyon, società di recruiting unicamente specializzata nella ricerca e selezione di personale appartenente alle categorie protette, dicono che degli oltre 360 mila lavoratori appartenenti a categorie protette solo 15 mila sono siciliani, il 4,4 per cento, mentre l’Isola conta poco meno del 9 per cento della popolazione nazionale. Non va meglio in altre regioni del Sud, come la Campania che rappresenta il 5,8 per cento, la Calabria l’1,5 per cento, la Basilicata lo 0,8 per cento e la Puglia il 2,8 per cento. In particolare, la Sicilia è caratterizzata dal 62,9 per cento dei dipendenti impiegati nel settore privato e il restante 37,1 per cento nel settore pubblico.
Un milione di disoccupati tra le categorie protette
In Italia, stando alle ultime rilevazioni, i lavoratori con disabilità disoccupati sono all’incirca un milione, ovvero circa la metà dei disoccupati totali: un tasso di disoccupazione molto elevato dovuto principalmente alla mancanza di canali di contatto efficienti e alla generale difficoltà di incontro tra lavoratori categorie protette e aziende. Nonostante l’esistenza di un obbligo di legge per le aziende di assumere lavoratori appartenenti alle categorie protette e al di là di tutti i vantaggi che possono derivare dall’inclusione lavorativa di persone con limitazioni, mondo del lavoro e mondo della disabilità faticano ancora a convergere. In questo contesto nasce l’azienda di recruiting Inclusyon. L’azienda, con sede a Milano, promette un “inserimento nel mondo del lavoro con progetti di ricerca e selezione flessibili, mirati e veloci“, grazie a un “team di esperti altamente qualificati, composto da professionisti delle risorse umane, psicologi abilitati e consulenti specializzati in Diritto del Lavoro”.
Solo 360 mila occupati in tutta Italia
“Siamo specializzati nel recruiting di professionisti qualificati appartenenti alle categorie protette” afferma Nicolò Fiordelmondo, direttore di Inclusyon. “Con più di 110.000 lavoratori qualificati appartenenti alle categorie protette in database e con le nostre competenze verticali e specialistiche, le aziende possono contare su di noi quando intendono rafforzare il valore sociale del loro business o quando necessitano di un supporto per ottemperare – o continuare ad adempiere – all’obbligo di legge”. I dati raccolti da Inclusyon, elaborati a partire da quelli della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono quelli forniti dalle imprese italiane tramite le dichiarazioni PID (Prospetto Informativo Disabili). Nel nostro Paese i dipendenti con disabilità sono quasi 360.000, principalmente uomini (58,7 per cento), ma i dati sull’occupazione delle persone con disabilità evidenziano come il settore pubblico e privato rappresentino due modelli di lavoro con profili professionali e canali di ingresso differenti. La situazione varia a livello nazionale, con il 24,3 per cento degli occupati che lavorano in organizzazioni pubbliche tra Ministeri, strutture sanitarie, scolastiche e enti pubblici e il 75,7 per cento dipendente presso aziende private.