Edilizia, Enna: “Riaprire subito cantieri delle opere incompiute”

“Siamo fortemente preoccupati per i dati del settore edile che riguardano la provincia di Enna, dove si registra una diminuzione della massa salariale del 3,8 per cento, e dove si riscontra una larga percentuale di opere incompiute”. Lo hanno detto, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, e il responsabile della Filca Cisl Enna, Salvatore De Luca. Tra le opere, strategiche per il territorio e ferme, la Ss 117/Bis lotto B5 denominata “La strada dei due mari”, la cosiddetta nord sud (Santo Stefano di Camastra-Gela). C’è inoltre il “ponte di Gagliano Castelferrato-Agira dove il cantiere è fermo da oltre due anni”. Un imperativo, per le organizzazioni sindacali “che per noi si evince dallo slogan che abbiamo lanciato per sensibilizzare le istituzioni e gli organi competenti a fare in fretta, ovvero “cantieri aperti subito”, perché così solo si può rilanciare un settore colpito da una crisi drammatica e dare una speranza di futuro a migliaia di lavoratori. Per questo e’ particolarmente utile – continua- avviare un monitoraggio della forza lavoro che può essere impiegata nei cantieri e prevedere, dopo una ricognizione sulle competenze specifiche richieste, un percorso di formazione che possa mettere i lavoratori edili al passo con le nuove esigenze professionali. Riteniamo infatti -conclude- che la formazione sia centrale e siamo pronti a farcene carico insieme alle associazioni di categoria e gli enti bilaterali e con lo stesso Formedil Sicilia provvederemo a coordinare tutte le richieste di formazione ma prima di questo è necessario riaprire i cantieri e capire quali sono le nuove figure professionali che servono per il rilancio del settore. Ogni formazione preliminare all’effettivo monitoraggio delle forza lavoro richiesta è assolutamente inopportuna e non è certamente un modo adeguato e parsimonioso di utilizzare preziose risorse economiche”.