Nuova eruzione dell’Etna stamattina, ancora una volta un parossismo con fontane di lava e una enorme nube di cenere emessa dal cratere di sud est. La colonna eruttiva, comunica l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania Osservatorio Etneo, ha raggiunto la quota di circa 9 chilometri e si disperde in direzione est nord est. In sostanza sembra che la ricaduta di cenere e lapilli possa colpire ancora una volta i paesi del versante orientale dell’Etna, a cominciare da Milo, Sant’Alfio, Giarre, creando di nuovo drammatici problemi alla viabilità e all’agricoltura e mettendo i sindaci in grande difficoltà per la pulitura.
L’appello dei sindaci dei paesi colpiti
I sindaci di questi e altri paesi della zona in cui da febbraio a oggi le eruzioni hanno provocato immensi disagi alle imprese e ai cittadini, la settimana scorsa si sono riuniti per una eclatante protesta a Milo, chiedendo l’intervento di Regione, Protezione civile e autorità di governo. Le amministrazioni comunali infatti non hanno i fondi necessari alla pulizia e per i gravi danni già subiti e chiedono la dichiarazione dello stato di emergenza. L’ultima eruzione dell’Etna si era verificata il 29 agosto scorso, e il materiale vulcanico aveva ricoperto principalmente i paesi di Milo, Giarre e Riposto.