Un tour scientifico multidisciplinare in Sicilia orientale per approfondire le geoscienze e l’archeologia grazie ai “laboratori all’aperto” dell’Etna, dell’Isola Lachea, del Monastero dei Benedettini e del Teatro Romano di Catania, della città di Siracusa, di Noto antica e del sito archeologico di Megara Hyblaea ad Augusta. Protagonisti indiscussi dell’ENS@Etna2021 sono stati gli studenti e i docenti della Scuola Normale Superiore di Parigi. Per due settimane gli studenti e i docenti francesi sono stati guidati dai dottorandi del laboratorio di “GeoDynamic & GeoMatic” del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania e dai ricercatori dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania in un’esperienza “incoming”.
Leggi anche – Etna: cenere, incendi, turismo. Come gestire emergenze e opportunità
Gli obiettivi della spedizione
L’intervento scientifico, infatti, è stato principalmente gestito dagli studenti, dottorandi e borsisti delle tre istituzioni con l’obiettivo di approfondire i processi deformativi del vulcano Etna grazie alle escursioni sulla Schiena dell’Asino e nella Valle del Bove e alle lezioni in aula. Ma anche l’origine del vulcano grazie alla tappa nella Riserva naturale integrale Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi gestita dall’Università di Catania. A coordinare le attività i docenti Pierre Briole della Scuola Normale Superiore di Parigi e Giorgio De Guidi dell’Università di Catania insieme con il ricercatore Francesco Carnemolla dell’ateneo catanese.
Leggi anche – Etna, dalla cenere rischio salute per metalli pesanti e radiazioni
Imprenditoria della didattica
“Oggi raccogliamo i frutti di un percorso avviato nel 2014 quando il laboratorio di GeoDynamic & GeoMatic del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali ha avviato un progetto che ho voluto intitolare ‘Imprenditoria della didattica’ e dove la parola d’ordine è ‘autonomia’”, spiega il prof. Giorgio De Guidi, “Giovani studenti impegnati e responsabilizzati a scegliere, sviluppare e concludere progetti di ricerca consapevoli della gratificazione scientifica, culturale ed economica”. Un’esperienza che sarà riproposta dalla Scuola Normale Superiore di Parigi con future spedizioni, organizzate grazie al contributo scientifico e logistico del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’ateneo catanese e con la collaborazione anche della Sovrintendenza di Catania, della Florida Atlantic University e della Ecole Urbaine de Lyon.
Leggi anche – Etna, agrumeti devastati dalla cenere: “Si dichiari la zona svantaggiata”
L’ospitalità catanese
“In questi giorni in cui abbiamo soggiornato in Sicilia, grazie all’ateneo catanese, abbiamo imparato tanto nel campo delle scienze fisiche, ambientali, storiche, archeologiche e soprattutto di umanità”, ha spiegato il professor Pierre Briole nel ringraziare l’Università di Catania per l’organizzazione della spedizione.