Cinque milioni e trecentomila euro: questa la cifra con cui l’azienda “Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles S.A.”, con sede nei Paesi Baschi in Spagna, si è aggiudicata per quattro anni la manutenzione completa dei treni “Vulcano” della linea Circumetnea. I quattro treni, acquistati dalla ditta polacca Newag tra il 2015 e il 2016, sono attualmente fermi proprio per mancanza di un servizio di manutenzione e, secondo il capitolato tecnico prodotto dalla Ferrovia Circumetnea (Fce) ai fini della gara, i tempi per il ripristino almeno del primo dei quattro convogli dovrebbe essere non superiore ai due mesi.
Per ogni giorno di ritardo penale da 5 mila euro
L’aggiudicazione del bando era del resto stata anticipata la scorsa settimana a FocuSicilia dal direttore generale di Fce, l’ingegner Salvatore Fiore, che ha ipotizzato un tempo di ripristino di “circa un mese” almeno per il primo dei quattro treni “Vulcano”. Una tempistica condizionata, dopo oltre due anni di fermo forzato dei convogli, soprattutto dalla disponibilità di eventuali pezzi di ricambio. Sui tempi di ripristino lungo la linea ferroviaria che da oltre un secolo si snoda attorno all’Etna entrano però i termini garantiti dal contratto appena sottoscritto con la società spagnola: secondo quanto previsto la rimessa in esercizio dovrà avvenire “entro due mesi per il primo veicolo ed entro un ulteriore mese per ciascuno dei veicoli successivi, a partire dall’inizio del contratto”. Entro febbraio del 2023 dovrebbero quindi essere operativi tutti i treni Vulcano. Se non rispettati Fce potrà applicare le penali previste, che vanno da un minimo di cinquemila euro “per ogni giorno di ritardo”