In pochi anni la Sicilia è passata dall’essere la Regione che meno di tutte sfrutta la sua posizione geografica, e l’irraggiamento solare, a essere quella con il maggior numero di richieste di nuovi impianti per produzione di energia rinnovabile. Al 31 gennaio 2023 le richieste di nuove connessioni in Sicilia erano di oltre 72 GW, 35 dei quali per il solo fotovoltaico, l’11,5 per cento del totale di tutte le richieste di installazione di nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile in Italia, pari a 303 GW. La situazione vede quindi sulla carta la Sicilia come una sorta di “hub” dell’energia solare in Italia. Uno status che nei giorni scorsi ha portato il presidente della Regione Renato Schifani a lanciare l’ipotesi di “stop” a nuove autorizzazioni, al fine di valutare l’effettivo vantaggio economico e soprattutto l’impatto sociale e ambientale di una Sicilia riempita di pannelli solari. Un rischio che, stando ai dati reali, è però al momento molto distante. A fronte di un numero di richieste di connessione altissimo, quelle effettivamente effettuate nel 2022 sono state però di poco superiori ai 3 GW, 2,4 dei quali per il fotovoltaico.
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Per GW di richieste la Sicilia supera il resto d’Italia
A oggi la Sicilia ha meno produzione da impianti fotovoltaici di regioni come Lombardia e Piemonte, rispettivamente oltre quota 2 GW contro i circa 1,9 della Sicilia. La potenza già installata in Sicilia è quindi a oggi poco più del 5 per cento degli oltre 35 GW di nuovi impianti in attesa di autorizzazione. Un dato potenziale che rappresenta a sua volta oltre la metà dei 64 GW di potenza degli impianti di produzione di energia rinnovabile in Italia attualmente attivi, comprendendo in questo calcolo tutte le fonti oltre al solare, ovvero idrica, eolica e geotermica. I dati, questa volta al 31 dicmebre 2022, sono stati raccolti da Legambiente nell’ultimo report “Scacco matto alle rinnovabili“, e provengono dal gestore della rete elettrica Terna. La distanza tra i numeri potenziali e reali è un problema, secondo l’associazione ambientalista, perché ci tiene lontani dagli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 fissati dal Repower EU, che prevedono l’installazione di oltre 85 GW di potenza da fonti rinnovabili. Un obiettivo raggiungibile solo con un’accelerazione nel rilascio delle autorizzazioni al funzionamento per gli impianti dagli attuali 3 GW ad almeno 10 l’anno.
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Solo l’1,5 per cento delle richieste arrivato a buon fine
Secondo il report “Scacco matto alle rinnovabili” dei già citati 303 GW di richieste, circa 255 si trovano alle primissime battute dell’iter di connessione alla rete legate alla Soluzione Tecnica Minima Generale (STMG), uno dei documenti preliminari prodotti durante la procedura. Di contro solo 4,58 GW, ovvero l’1,5 per cento delle richieste totali, sono arrivati alla formulazione della Soluzione Tecnica Minima di Dettaglio (STMD) ed eventualmente alla definizione del contratto fra Terna e produttore di energia. A fine febbraio 2023, gli impianti che si trovavano in fase di Valutazione impatto ambientale (VIA), di verifica di assoggettabilità a VIA, di valutazione preliminare e di Provvedimento Unico in Materia Ambientale a livello statale erano complessivamente 1.364, di cui 194 in Sicilia. Solo il 41 per cento delle istanze relative agli impianti fotovoltaici ha ricevuto autorizzazione nel 2019, il 19 per cento nel 2020, il 9 per cento nel 2021 e solo l’1 per cento nel 2022.
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Sicilia regione più efficiente nel rilascio di autorizzazioni
In questo quadro la Sicilia, che dopo le dichiarazioni di Schifani è al centro di un dibattito politico accesissimo con il governo Meloni e in particolare con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso, è quindi lontanissima dal potenziale dato dalle richieste di autorizzazione. Ma paradossalmente è anche una delle regioni italiane più efficienti nel concederle. Secondo i dati messi a disposizione da Elemens per il rapporto R.E.gions2030, la Sicilia nel 2022 è prima per percentuale di nuove autorizzazioni concesse nel fotovoltaico, il 31 per cento del totale, mentre è seconda solo al Lazio se si considera il periodo 2019-2022. Un periodo nel quale, in tutta Italia, sono stati complessivamente autorizzati solamente 7,9 GW di nuovi impianti, di cui 2,4 GW nel 2021 e 4,3 GW nel 2022. Numeri ben lontani dagli almeno 10 GW annui necessari per rientrare negli obiettivi al 2030 del Repower EU, ma soprattutto, per tutta Italia, cinque volte inferiori alle sole richieste di connessione attualmente attive in Sicilia.